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18 aprile 2024

Treviso

Sindacati: “Ospedali senza personale”

Cgil, Cisl e Uil lanciano l’allarme: "Mancano 200 medici e 600 tra infermieri e tecnici”

| Isabella Loschi |

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Sindacati: “Ospedali senza personale”

TREVISO - Carenza di personale negli ospedali dell’azienda unica provinciale Usl2 Marca trevigiana. A lanciare l’allarme in modo unitario i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che definiscono la situazione “cronica”. “I servizi continuano a essere garantiti solo a fronte di prolungamenti orari, di straordinari snervanti (spesso non pagati) e di continui blocchi di ferie e straordinari”. Le organizzazioni sindacali hanno calcolato che già l’anno c’era la necessità di 200 medici e 600 persone tra infermieri, operatori socio sanitari, ostetriche e tecnici.

“Senza tener presente la crescita del bisogno sanitario della popolazione trevigiana - affermano Ivan Bernini, segretario generale FP CgilL, Aldo Lorenzon della Cisl Sanità e Beniamino Gorza della Uil Fpl di Treviso - solo rispetto ai conti annuali del personale, che dimostrano come si siano ridotte nel corso degli anni le unità lavorative a fronte di una maggior età dei dipendenti e di un naturale peggioramento delle loro condizioni di salute che ne hanno limitato la capacità operativa”.

“Riscontriamo che tutte le difficoltà precedentemente esistenti all’interno delle singole tre Ulss della Marca si sono più che proporzionalmente sommate e aggravate nella neonata Ulss 2 - spiegano Bernini, Lorenzon e Gorza -Sono ormai innumerevoli le assemblee del personale dove riscontriamo all’interno del territorio provinciale le medesime condizioni: numeri inferiori rispetto alle stesse previsioni regionali in materia di assistenza, assenze per malattie e maternità non coperte, prolungamenti orari che non rispettano la normativa in materia di orario di lavoro, impossibilità di formulare qualsivoglia piano ferie in assenza di personale”.

“Situazioni mai affrontate strutturalmente e che parzialmente si tamponano di volta in volta”. “Dentro un balletto di dichiarazioni, minimizzazione dei problemi, vincoli di spesa, pare esserci una sorta di black-out tra le richieste avanzate dall’Azienda sanitaria trevigiana e le indicazioni limitative della Regione Veneto. Indicazioni che, anziché agevolare l’attività sanitaria rendono impossibile la copertura del personale, ostacolando di fatto la soluzione dei problemi, a discapito di lavoratori e utenza. In mancanza di dati, che l’Ulss non fornisce -aggiungono - è impossibile oltretutto quantificare la reale mancanza di personale”.

 


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