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25 aprile 2024

Treviso

Sicurezza in città, Conte:"più controlli con la vigilanza privata"

Grigoletto: "Solo un costo in più per l’amministrazione e per i cittadini, buoni risultati dell'operazione Treviso Sicura"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

TREVISO - "Avevo proposto al Tavolo sulla Sicurezza un protocollo di intesa per rafforzare il presidio del territorio coinvolgendo anche la vigilanza privata come ulteriore elemento di controllo e segnalazione, ma l’amministrazione Manildo ha risposto che non c’era bisogno, Treviso è una città sicura. Adesso spiegatelo ai pubblici esercenti rapinati e derubati”. L’attacco alla giunta arriva dal consigliere Mario Conte della Lista Gentilini, dopo l’ondata di furti e rapine ai danni degli esercizi pubblici del centro storico.

“La città sicura decantata dal vicesindaco Grigoletto non esiste, Treviso è assediata dal degrado – denuncia Conte - come conferma la situazione dei giardini S. Andrea e da un aumento preoccupante della piccola criminalità”. “La sinistra ha creato un clima lassista e indifferente dimenticandosi del bisogno di sicurezza dei cittadini per bene. E l’assessore alla sicurezza cosa combina? Per coprire la sua  incapacità racconta la storiella che tutto va bene, anche se la cronaca ormai lo smentisce ogni giorno” -continua il leghista Conte. “Cosa altro ci vuole perché Grigoletto rassegni le dimissioni e la smetta di occuparsi di cose che sono ben oltre le sue capacità?”.

Conte ripropone l’iniziativa denominata “Mille occhi sulla città", che prende spunto da quanto già realizzato in altre città italiane e che mette insieme, in un vero e proprio network per la sicurezza, il sistema dei controlli operati dalle forze dell'ordine con quelli della vigilanza privata che, ogni notte, manda in giro decine di guardie per proteggere capannoni, negozi e abitazioni. “Solo una presenza capillare scoraggia i deliquenti e in questo senso l’attività degli istituti privati di vigilanza può risultare decisiva. Ma serve un accordo tra le istituzioni pubbliche, Comune e Prefettura, e fra queste e la vigilanza privata. L'attività "di osservazione" delle guardie non comporta l'esercizio di pubbliche funzioni quindi non è in contrasto con le prerogative delle forze di pubblica sicurezza. E di fronte al crescere di fenomeni di spaccio, bullismo, danneggiamenti, furti e rapine, di giorno e di notte, potrebbe essere la carta giusta per vincere la sfida della sicurezza”.

“La vigilanza privata? E’ solo un costo in più per l’amministrazione e per i cittadini”, replica il vicesindaco e assessore alla sicurezza Roberto Grigoletto, che rispedisce al mittente le accuse ed elenca i risultati dell’operazione “Treviso Sicura” della polizia locale. “Chi la chiede dimostra di non conoscere la qualità del lavoro dei nostri agenti che ogni giorno tutelano i cittadini di Treviso, con risultati di anno in anno migliori”.

“I presidi assidui e monitoraggio del territorio attraverso il servizio di polizia di prossimità, il contrasto all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti - sottolinea il vicesindaco - nell’ultimo fine settimana ha portato a sanzionare tre soggetti perché trovati a consumare alcol tra piazza Giustiniani e i giardinetti di Sant’Andrea e in totale dall’inizio dell’anno le sanzioni comminate sono 66. I controlli più assidui nelle aree più a rischio del centro, in particolare ai Giardinetti di Sant’Andrea e Riviera Santa Margherita, hanno portato dall’inizio del 2015 alla segnalazione alla Prefettura di 33 persone per il consumo di sostanze stupefacenti. E nella mattinata di sabato due giovani minorenni sono state colte mentre confezionavano uno ‘spinello’, in  una zona appartata del giardino  di Villa Carisi”. “L’attenzione da parte della Polizia Locale resta alta, mentre è pronta per entrare in azione, dopo il periodo di addestramento, l’unità cinofila”.

 



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Isabella Loschi

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