Si è spento l'onorevole Renato Donazzon
Grande passione politica per il nostro territorio
ORSAGO - Nella serata di sabato 18 ottobre si è spento, dopo una lunga malattia, Renato Donazzon (in foto), prima sindacalista e poi consigliere regionale e deputato nelle file del Partito Comunista negli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
Lascia la moglie Carmen, i figli Sandro e Luca, la nuora e il nipote.
Lorena Andreetta, la Segreteria provinciale di Treviso e gli iscritti del Partito Democratico hanno espresso il cordoglio alla famiglia.
Tra tutti coloro che hanno conosciuto e operato al fianco di Renato, figura storica ed esempio di impegno politico e sociale del territorio della Marca trevigiana e non solo, l'on.le Floriana Casellato ha sottolineato: "E’ un sentimento di profondo affetto, ammirazione e gratitudine quello che mi legava da molti anni a Renato. Un uomo straordinario anzitutto dal punto di vista umano, sempre attento agli ultimi, ai disperati, agli emarginati, a chi aveva bisogno di sostegno e aiuto. Esemplari le sue battaglie per la dignità e i diritti dei lavoratori, alla Zanussi/Zoppas, negli anni fondamentali per rivendicare e ottenere le giuste richieste del mondo operaio. Proprio da queste esperienze, e dalla passione della militanza politica nel suo amato PC, è nato anche il suo impegno nelle istituzioni, prima come consigliere regionale e poi nelle due legislature da parlamentare del PC - PDS".
La data dei funerali non è stata ancora fissata, ma il Sindaco di Conegliano Floriano Zambon ha già offerto la disponibilità della sala consiliare della Città per la camera ardente, cui seguirà una cerimonia civile in Piazza Cima.
RENATO DONAZZON
Nasce a Mansuè il 31 maggio 1940 da una famiglia di mezzadri. Dopo la metà degli anni ’50 inizia a lavorare alle fonderie della Zoppas di Conegliano e partecipa fin dall’inizio alle lotte sindacali.
All’inizio degli anni ’60 diventa un protagonista delle battaglie sindacali alla Zoppas e diventa segretario della Camera di Lavoro di Conegliano e della FIOM della zona sviluppando, inoltre, la presenza del sindacato in numerose aziende della zona.
Fino agli anni ’70 segue gli stabilimenti Zoppas e diviene uno dei principali protagonisti delle conquiste democratiche e sindacali dei lavoratori.
Nel 1970, quando vengono istituite le Regioni, viene eletto Consigliere Regionale nelle liste del Partito Comunista Italiano, incarico che svolge per due mandati, fino al 1980, mentre diviene anche Consigliere Comunale a San Vendemiano.
Successivamente viene nominato segretario provinciale della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), incarico che mantiene fino al 1983.
In questi anni si impegna a livello provinciale per consolidare ed integrare in maniera qualificata nel tessuto economico trevigiano la piccola e media impresa.
Nel 1983 e fino al 1992 viene eletto alla Camera dei Deputati nelle liste del Partito Comunista Italiano.
Durante questo periodo il suo mandato si distingue per il forte legame tra il territorio e le scelte politico-economiche sostenute a livello parlamentare.
È il protagonista di numerose proposte di legge incentrate sulle problematiche delle piccole e medie imprese e del mondo del lavoro, specie quando, in collaborazione con l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fa parte della Commissione industria artigianato e lavoro della Camera.
Terminata l’esperienza politica istituzionale, dà vita ad un consorzio di interscambio economico rivolto soprattutto ai paesi dell’est Europa, creando opportunità di nuovi sbocchi a molte aziende del territorio.
Una volta andato in pensione non smette, comunque, di impegnarsi nel mondo politico economico e sociale, scrivendo tre libri, due dei quali relativi ai temi del settore industriale legato all’elettrodomestico (stabilimenti Zoppas – Zanussi), richiamando inoltre le conquiste del mondo del lavoro degli anni ’60 e ’70.
Il terzo e ultimo libro affronta alcuni argomenti legati al mondo cattolico, presentando il pensiero del vescovo e poi Papa Albino Lucani.
Fondamentale, negli anni, l’impegno a favore del Centro Oncologico di Aviano per il potenziamento del sistema di cura, a favore del quale si è prodigato presso diversi soggetti economici in rilevanti raccolte fondi che hanno contribuito a implementare le possibilità di diagnosi e cura offerte dalla struttura.
Anche negli ultimi periodi della malattia ha sempre mantenuto i rapporti stretti con il Partito Democratico, prodigandosi per la crescita civile, democratica, sociale ed economica del territorio avendo come riferimento la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e lo sviluppo di un sistema economico qualificato.