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24 aprile 2024

Treviso

"Si è mossa la Faglia di Belluno"

Il geologo Antonio Della Libera spiega cosa c'è stato dietro la scossa di terremoto di ieri

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La scossa l'hanno sentita in tanti. Anche a Vittorio Veneto. E la paura ha contagiato un po' tutti. Basti pensare che, dopo aver dato la notizia, il sito on line del Quindicinale ha avuto, nell'arco di un'ora, oltre 200 accessi.
Ma cos'ha provocato la scossa tellurica di ieri? e, sopratutto, dobbiamo aspettarcene altre? "Si è trattato - spiega Della Libera - di un terremoto tettonico, causato dallo scatto delle masse rocciose superficiali. La scossa è stata provocata con ogni probabilità dallo slittamento della Faglia di Belluno, che è una linea di frattura della roccia. Un movimento “normale” se consideriamo che la superficie terrestre è in costante trasformazione. Le scosse periodiche, che rilasciano l’energia provocata dalle compressioni e dai cedimenti delle masse rocciose, sono quasi auspicabili, dato che evitano l’accumularsi di un’energia molto più forte e quindi più pericolosa. D’altronde – puntualizza Della Libera – la fascia prealpina che va dal Lago di Garda sino alla Slovenia è ad alto rischio sismico. Gli episodi tellurici del 1873, del 1936 e del 1976 sono avvertimenti. Avvisaglie di un’attività sismica costante che interessa tutto il territorio prealpino e che dovrebbe spingere a intensificare gli interventi di sistemazione edilizia e di adeguamento dei vecchi edifici nei confronti dei rischi sismici.”
Il terremoto di ieri pomeriggio è stato definito di tipo sussultorio. Un aggettivo che, secondo l’esperto, indica che la zona in cui la scossa è stata avvertita aveva un’estensione limitata e che si trovava proprio sopra l’epicentro. Se la scossa fosse stata avvertita e misurata in un’area più ampia le onde sismiche periferiche avrebbero avuto un andamento ondulatorio. E’ possibile che la scossa di ieri sia accompagnata da altri movimenti tellurici? “Di solito – puntualizza Della Libera – a una scossa principale si accompagna uno sciame di deboli movimenti tellurici, avvertiti magari solo dai sismografi, che registrano ogni giorno qualche piccolo assestamento”. Possiamo quindi trascorre un San Silvestro tranquillo? Il geologo Della Libera assicura di sì. “Quando sta per arrivare una scossa – scherza – mia moglie dice che sono particolarmente nervoso. Ma in queste ore, mi sento calmissimo. Segno che i miei sensori non avvertono nulla di allarmante”.
Una curiosità: il 28 dicembre del 1936, quindi esattamente 70 anni fa, con un decreto del Governo le Prealpi venete e friulane sono state dichiarate ad alto rischio sismico. Il decreto che concedeva ai residenti di beneficiare di eventuali leggi sulle calamità naturali venne conferito ai comuni dell’Alta marca in seguito alle iterate richieste delle amministrazioni dei comuni collinari e montani che erano state colpite dal terremoto avvenuto sull’altopiano del Cansiglio il 18 ottobre del 1936.
Ieri sera, alle 23,31, una lieve scossa si è registrata anche sul promontorio del Gargano.

 



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