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20 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Scoperto un altro vigneto abusivo, a Pieve di Soligo

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Scoperto un altro vigneto abusivo, a Pieve di Soligo

PIEVE DI SOLIGO - Abusi agricoli non solo in collina, ma anche in area pianeggiante. A Pieve di Soligo è finito sotto alla lente un impianto di barbatelle non autorizzato.

 

E l’abuso è ora al vaglio della Procura della Repubblica, ma anche del Ministro dei lavori pubblici per tramite della Prefettura di Treviso e della Provincia di Treviso, così come prevede l’iter burocratico dopo che il sopralluogo eseguito dai tecnici del comune ha fatto emergere delle anomalie.

 

«I controlli, per quanto ci riguarda, li facevamo prima del riconoscimento Unesco come li facciamo tutt’ora – ci tiene a precisare il sindaco Stefano Soldan -. Sia la mia amministrazione sia quella che mi ha preceduto (del sindaco Fabio Sforza ndr) si sono sempre impegnate nella tutela della zona collinare del nostro territorio, tanto che a fine 2017 il Tar del Veneto ci ha anche dato ragione su vigneto impiantato a rittochino anziché a girapoggio, cioè seguendo le curve di livello della collina».

 

Il vigneto finito sotto alla lente si trova nella zona sud di Pieve, fuori dall’area del prosecco docg.

 

«L’abuso riscontrato sta nell’impianto del vigneto senza le dovute autorizzazioni – spiega il sindaco Soldan -. In questi casi si procede d’ufficio e ora attendiamo che gli altri enti si esprimano, per poi procedere con una sanatoria o con l’espianto delle barbatelle o con la regolarizzazione della pratica». Il sopralluogo, per accertare l’abuso, è stato fatto dai tecnici del comune di Pieve di Soligo.

 

«Periodicamente i nostri tecnici eseguono dei sopralluoghi sugli interventi in corso nel territorio – prosegue il sindaco -. E per quanto riguarda l’impianto di vigneti, puntuali sono anche i controlli sulle distanze dei filari dai fiumi. Spesso capita che ci siano dei problemi, che qualcuno faccia il furbo, e come previsto per legge gli si dà il tempo per espiantare le piante difformi all’autorizzazione e alle prescrizioni».

 



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Claudia Borsoi

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