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24 aprile 2024

Treviso

Sciopero metalmeccanici, sit-in davanti alla sede di Unindustria

Nella Marca adesione oltre l’80%

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Sciopero metalmeccanici, sit-in davanti alla sede di Unindustria

TREVISO - Rinnovata oggi, mercoledì, la protesta dei metalmeccanici con una massiccia adesione alle quattro ore di astensione. Non cessa la tornata di scioperi nel mondo della produzione industriale della Marca. Nelle grandi realtà industriali mediamente l’80% delle tute blu ha incrociato le braccia. Soddisfazione da parte delle segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil che riportano le percentuali di adesione allo sciopero nazionale proclamato a favore di un buon rinnovo del contratto nazionale e contro le inaccettabili proposte delle parti datoriali su salario e sistema contrattuale.

Alcuni numeri. Si ferma la produzione delle grandi realtà industriali trevigiane quali: IMS Scardellato di Casale sul Sile 100%, Berco e GGP di Castelfranco Veneto, Climaveneta di Treviso, Comec Binder di Badoere, Sole di Oderzo 90%, Zorzi 2.0 di Treviso 85%, Breton di Castello di Godego ed Electrolux di Susegana 80%, Sile Caldaie di Treviso 75%, Fonderie Corrà di Montebelluna e Permasteelisa di Vittorio Veneto 70%, Dad Pumps di Castelfranco e Fisher and Pykel di Borso del Grappa 60%.

Il malcontento dei lavoratori è palpabile, e lo si è registrato anche al sit-in organizzato dalle organizzazioni sindacali di categoria di fronte alla sede di Unindustria Treviso di piazza delle Istituzioni, dove oltre un centinaio di lavoratori e lavoratrici hanno fatto sentire la propria voce.

“L’obiettivo - spiegano i segretari generali Enrico Botter Fiom Cgil, Antonio Bianchin Fim Cisl e Stefano Bragagnolo Uil Uil -, a 7 mesi dall’avvio del negoziato, è quello di far cambiare e superare le rigidità confermate da Federmeccanica e Assistal, che impediscono di realizzare un buon contratto per la categoria”.

In particolare, i sindacati ritengono inaccettabile la proposta delle parti datoriali sul salario e sul sistema contrattuale. “Attraverso questo sciopero unitario – hanno aggiunto i segretari generali - abbiamo ribadito con forza la necessità di un contratto che garantisca il salario di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori metalmeccanici, che qualifichi le relazioni industriali, estenda la contrattazione di secondo livello a tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliori le condizioni di lavoro, tuteli tutte le forme di impiego e l’occupazione, faccia ripartire gli investimenti e promuova una nuova politica industriale: questo è il vero rinnovamento che chiedono i lavoratori e di cui c’è bisogno anche nel nostro territorio, dove il settore industriale ancora stenta a ripartire”.

Nel corso del sit-in una delegazione ha incontrato l’ex Responsabile Area Sindacale di Unindustria Treviso Gianpietro Breda che ha raccolto le istanze dei sindacati trevigiani.

 


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