20/04/2024poco nuvoloso

21/04/2024poco nuvoloso

22/04/2024nubi sparse

20 aprile 2024

Italia

Sciopero generale, adesione oltre il 60% (VIDEO)

Scontri a Torino e , dura condanna dal sindacato

|

|

Sciopero generale, adesione oltre il 60% (VIDEO)

'Così non va'. Lo hanno detto al governo in 54 piazze diverse del Paese i lavoratori pubblici e privati di Cgil e Uil che hanno accompagnato lo sciopero generale contro il Jobs Act e la legge di stabilità, provvedimenti che "tolgono diritti e non rilanciano l'economia".

Piazze gremite, da Torino a Siracusa, colorate e rumorose, per chiedere all'esecutivo di 'cambiare verso', e piazze pacifiche, nonostante gli episodi di violenza di Torino e Milano che i sindacati condannano con fermezza: "Nulla a che vedere con le nostre manifestazioni". Anche l'adesione allo sciopero, al netto della tradizionale guerra di cifre, registra per Cgil e Uil risultati notevoli: “Un'adesione media allo sciopero generale superiore al 60%, con una partecipazione nelle cinquantaquattro piazze di oltre 1,5 milioni di persone”. Si è registrato, riferiscono Cgil e Uil, "un andamento positivo ovunque, non solo quindi nei grandi complessi industriali, nei diversi settori della Pubblica amministrazione e nel segmento dei trasporti, ma anche laddove il lavoro è frammentato e precario, come nei servizi e nel commercio, dove la media si assesta anche qui intorno al 60%”.

"Il governo scelga tra il conflitto e il dialogo perché noi non ci fermiamo. In un Paese normale si ascoltano i lavoratori e si considera lo sciopero una questione molto importante perché richiede un grande sacrificio ai lavoratori ai quali si prova a dare risposte. Chi sta al governo deve decidere se l'Italia è un Paese normale o se pensa di dover continuare uno scontro", da il 'la' da Torino il leader Cgil, Susanna Camusso.

Video Milano

Video Roma

Un grido che Roma raccoglie e rilancia: "Siamo pronti a una nuova resistenza contro chi pensa di poter fare a meno dei sindacati perché noi siamo quelli che mandano avanti il Paese. Oggi abbiamo fermato l'Italia per farla ripartire nella direzione giusta", scandisce il leader Uil, Carmelo Barbagallo. A irrompere nella dialettica governo-sindacati, un po' inusualmente, anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che sollecita "una via di discussione pacata" e si augura "che si discutano sia le decisioni già prese, come quella della legge di riforma del mercato del lavoro, sia quelle da prendere soprattutto per il rilancio dell'economia e dell'occupazione".

A scioperare e a scendere in piazza, oggi, anche l'Ugl che a Roma ha sfilato assieme alla Cgil e alla Uil per "non far passare sotto silenzio un attacco così pesante a diritti e tutele che non hanno colore", dice il leader Paolo Capone soddisfatto dello sciopero "ampiamente riuscito".

Tensione ai cortei - Tensioni e scontri si sono registrati a Torino e Milano. Nel capoluogo piemontese si sono verificati tafferugli tra lo spezzone di manifestanti composto da studenti e centri sociali e la polizia. Le tensioni sono iniziate dopo il lancio di pomodori e uova contro la sede della Regione Piemonte in corso Regina Margherita: i manifestanti hanno poi iniziato a premere contro il cordone di polizia schierato su corso Regina e a quel punto è partita una carica dei poliziotti che ha fatto arretrare i dimostranti. Una pietra lanciata dal corteo di studenti e antagonisti in direzione delle forze dell'ordine ha colpito un'auto in transito senza fortunatamente danneggiare nessuno. Nove manifestanti sono stati bloccati dalla polizia e sono stati portati in questura. Sono stati tutti denunciati per resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Il bilancio degli scontri è di due poliziotti e due manifestanti feriti secondo quanto riferisce la Questura. Secondo i dimostranti in totale ci sarebbero stati una decina di contusi tra di loro.

A Milano scontri tra gli studenti e le forze dell'ordine, a pochi passi dal Pirellone. Il bilancio è di 11 feriti tra le forze dell'ordine. La tensione, che non riguarda il corteo dei sindacati, ha coinvolto i manifestanti scesi in piazza contro le riforme del governo Renzi. La situazione è precipitata a pochi passi dalla stazione Centrale: alcuni ragazzi, vestiti da Babbo Natale hanno scavalcato il cancello del Pirellone in piazza Duca d’Aosta.

All’interno del cortile sono stati lanciati anche alcuni petardi. Uno di questi ha raggiunto la guardiola dove sostano gli addetti alla sicurezza del Palazzo. Il cancello del Pirellone è stato rotto, alcune transenne sono state divelte e i neon di illuminazione sul lato di piazza Duca d’Aosta sono stati frantumati. I poliziotti hanno lanciato cinque lacrimogeni e hanno respinto i manifestanti: uno scudo in uso ai poliziotti si è rotto, fanno sapere fonti vicine alla Questura. Cinque i carabinieri rimasti feriti, sei invece gli agenti del reparto Mobile contusi durante gli scontri durati pochi minuti.

A Bologna collettivi e studenti hanno lanciato vernice contro alcune sedi bancarie e agenzie interinali. A Palermo lo spezzone del Coordinamento Studenti Medi ha lanciato uova e fumogeni contro la sede del Partito Democratico di via Bentivegna.

A Bari l'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema è stato pesantemente contestato da diverse decine di lavoratori in piazza Libertà. "Buffoni, siete voi i responsabili di questa situazione", queste alcune delle espressioni che gli sono state rivolte. D'Alema, subito dopo la contestazione, ha commentato: "Molte persone non vedono una prospettiva e quindi è chiaro che questo scatena una rabbia verso la politica in generale, i partiti e verso tutti".

 


| modificato il:

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×