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28 marzo 2024

Treviso

Schianto mortale, la ragazza dell’investitore: “Voleva suicidarsi e uccidere anche me e ha invaso la corsia opposta”

Emergono nuovi dettagli sull'incidente di Povegliano

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Schianto mortale, la ragazza dell’investitore: “Voleva suicidarsi e uccidere anche me e ha invaso la corsia opposta”

TREVISO - Potrebbe non esserci la fatalità ma il tentativo deliberato di un gesto autolesionistico, al termine di una litigata con la fidanzata, dietro alla morte di una pensionata di Treviso, Giuseppina Lo Brutto, 62 anni, travolta da un'auto venerdì scorso a Povegliano. Lo sostiene la ragazza di 21 anni che si trovava a fianco dell'investitore, uno studente universitario 22enne. Dopo essere stata trasportata insieme al fidanzato all'ospedale, secondo quanto riportato dai giornali locali, la giovane avrebbe riferito che il compagno si sarebbe scagliato volutamente contro la vettura che procedeva in senso opposto e su cui la donna si trovava insieme al marito, invadendo l'altra corsia.

 

Un gesto improvviso per tentare di uccidersi e porre fine alla vita anche della giovane che lo stava lasciando. Sia il marito della vittima, Flavio Cagnato, che i due ragazzi sono stati curati all'ospedale di Treviso per le lesioni riportate nello schianto. Il procuratore di Treviso Michele Dalla Costa, sentito dall'ANSA, precisa che al momento contro il giovane vengono ipotizzati solo i reati di omicidio stradale e lesioni. Se le dichiarazioni rese nelle ore successive dalla fidanzata che viaggiava con lui trovassero elementi di supporto, tuttavia, la posizione del 22enne potrebbe appesantirsi con le ipotesi di omicidio volontario e tentato omicidio.

 

La ragazza, dopo aver reso alcune dichiarazioni alla polizia dell'ospedale nell'immediatezza del ricovero in ospedale, ieri si è recata in Questura per precisare la propria versione dei fatti. E' ritenuta "affidabile" dato che nel suo racconto, sottolineano fonti investigative, non sarebbero emerse "incongruenze evidenti" rispetto alla prima versione fornita.

 

I rilievi preliminari della polizia stradale sul punto dell'impatto non avrebbero peraltro evidenziato segni di frenata o altri indizi tipici di chi, alla guida di un mezzo fuori controllo, tenti il possibile per evitare un incidente. Il Pubblico ministero titolare dell'inchiesta, data la delicatezza del caso, ha deciso oggi di secretare il fascicolo.

 


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