SANTA LUCIA - E’ polemica a Santa Lucia sulla vendita (e i prezzi) delle quote Asco Holding. A guidare la protesta ci sono Luigi Bariviera (capogruppo di “Alleanza Santa Lucia Democratica”) e Riccardo Sossai (capogruppo di “Cittadini per Santa Lucia”), entrambi all’opposizione.

I due ravvisano infatti un “danno enorme per le casse comunali e quindi per i cittadini santaluciesi”: secondo Bariviera e Sossai infatti il prezzo di vendita delle quote sarebbe stato troppo basso rispetto al loro valore reale. Le quote infatti sono state vendute ad un prezzo di aggiudicazione di 2,23 euro, ma l’esborso effettivo degli acquirenti è inferiore, visto che parte dei soldi versati è ritornato o ritornerà – sotto forma di dividendi - nelle tasche di chi ha acquisito le quote Asco.

Ma non è tutto. Le quote di Asco Holding (la società controllante) sono state pagate infatti, secondo quanto riportato da Sossai e Bariviera, meno delle azioni delle società controllate dalla stessa società.

Per legge un comune non può detenere vere e proprie azioni, ma solamente quote di una società che trae origine da un consorzio tra le varie municipalità e che, come Asco, controlla altre realtà subordinate.

Secondo l’opposizione quindi le quote sarebbero state vendute ad un prezzo inferiore rispetto al valore delle azioni delle controllate Asco: “Questo non può essere” ha commentato Sossai.

In base ai calcoli riportati dai due consiglieri, vendendo le quote e rinunciando così ai dividendi (cioè alla parte di utili che l’azienda riconosce agli “azionisti”), il comune santaluciese perde – da maggio 2016 a maggio 2017 – ben 1 milione e 160mila euro totali.

“Tutto ciò per volontà del sindaco Szumski e della sua giunta, noncuranti degli inviti a non vendere rivolti loro non solo dai sottoscritti, ma anche dalle forze politiche e sociali, Lega in primis, che è stata apertamente sfidata da un Sindaco che pur aveva contribuito a far eleggere” sostengono Sossai e Bariviera.

Le opposizioni stanno così valutando se ci siano gli estremi giuridici per presentare un esposto alla Corte dei Conti, per verificare “se l’Amministrazione Comunale abbia adottato tutte le misure per valorizzare al massimo una sua partecipata o se viceversa i fatti di questi ultimi mesi dimostrino come ciò non sia avvenuto e la perdita per il Comune sia stata enorme e del tutto prevedibile. In questo caso potrebbero essere chiamati a rispondere personalmente il sindaco e la sua maggioranza”.