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29 marzo 2024

Conegliano

San Fior, l'Anas "espropria" il tetto di un cittadino

Federcontribuenti attacca: "Mala burocrazia vessatoria"

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San Fior, l'Anas

SAN FIOR - Oltre cinquemila abitazioni in Veneto sono a rischio paralisi a causa di una sorta di usucapione che l’Anas sta mettendo su tutti gli edifici privati che sorgono nella fascia di rispetto delle strade ed autostrade di propria competenza. 

 

A lanciare l’allarme è l’associazione nazionale Federcontribuenti che porta, tra i tanti casi, quello del proprietario di una abitazione a San Fior, provincia di Treviso. L'azienda che gli stava facendo la manutenzione del tetto di casa è stata sanzionata per circa 800 euro, più bolli e spese di sopralluogo. La sanzione amministrativa (impugnata dai legali dell’associazione) è stata comminata all'impresario per aver avuto l’ardire di rifare il tetto dell’abitazione.

 

“Un’opera che la legge prevede possa essere eseguita previa comunicazione semplice dell’inizio dei lavori in Comune – spiega l’avvocato Alessandra Cadalt, delegato per la provincia di Treviso di Federcontribuenti – eppure non appena nello scorso mese di settembre sono iniziati i lavori presso l’abitazione di un nostro associato, si è presentato un funzionario dell’Anas che ha intimato all’impresario che stava svolgendo i lavori il blocco del cantiere. Per il sopralluogo il nostro associato ha pagato tra spese dirette ed indirette quasi 200 euro. La mazzata da oltre 800 euro è arrivata un paio di mesi dopo, quando l’amministrazione dell’Anas ha comminato una multa a cui ci siamo opposti”.

 

Secondo una prima stima di Federcontribuenti sono almeno cinquemila gli edifici che rischiano una sanziona analoga “anche solo per aver apposto i ponteggi, ad esempio, in caso di lavori di ritinteggiatura esterna – spiega l’avvocato Cadalt – attendiamo dall’Anas una indicazione chiara ai propri funzionari in maniera che non vengano più comminate sanzioni assurde poiché prive di giustificazione su base oltre che regolamentare, di buon senso”.

 

"La multa di euro 800,00 è stata fatta all’impresa - spiega l'avvocato Alessandra Cadalt -. Il Comune non si è opposto all’inizio lavori (cade dalle nuvole ) e non era a conoscenza delle direttive dell’Anas. L’installazione del ponteggio era su cortile privato a 10 metri e più dalla strada statale e in ogni caso il ponteggio non creava alcun disturbo o problema alla circolazione Tutto questo per una semplice comunicazione da fare all’Anas, di cui nessuno era a conoscenza: né il tecnico né il Comune. La stranezza è che la comunicazione come accordi presi con l’Anas, durante il sopralluogo, è stata subito inviata via Pec agli uffici competenti e la multa è partita il giorno stesso alle 13.30".

 


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