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19 aprile 2024

Treviso

A San Biagio apre nell'ex stazione ferroviaria il primo museo di polizia

Sabato 27 l'inaugurazione, si potranno ammirare divise, uniformi, cappelli, cimeli e fotografie

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

A San Biagio apre nell'ex stazione ferroviaria il primo museo di polizia

SAN BIAGIO - Apre a San Biagio di Callalta il primo museo della Polizia, unico nel suo genere per essere ospitato all’interno della stazione ferroviaria dismessa. E' quello che la sezione italiana della World Police Defense Foundation, associazione di origine statunitense che raggruppa il personale in servizio e in pensione delle forze di polizia, domani, sabato 27 maggio, inaugurerà con il sindaco Alberto Cappelletto e il questore di Treviso Maurizio Dalle Mura.

“Siamo tutti agenti in servizio e svolgiamo il nostro dovere associativo con abnegazione - spiega Michele Mastrosimone il presidente della sezione italiana del World Police Difense Foundation - La stessa che ci ha portato ad acquisire, nel 2015, da Reti ferroviarie italiane l’ex stazione di San Biagio di Callalta. Dopo due anni di duro lavoro siamo riusciti a restituire questi locali alla comunità trasformandoli in un museo unico al mondo”.

All’interno dello stabile restaurato si possono ammirare collezioni raccolte in una vita: divise, uniformi, fregi, cappelli, documenti, cimeli, fotografie, strumenti, medaglie, spille, automobili in scala e tutta l’oggettistica che fa parte del quotidiano lavoro di polizia, non solo italiana ma proveniente da ogni parte del pianeta.

La cerimonia di inaugurazione, alla quale sono state invitate le più alte cariche civili e militari regionali e provinciali, inizierà alle ore 11.30 presso l’ex stazione della linea ferroviaria Treviso-Portogruaro. “L’idea di Mastrosimone – spiega il sindaco di San Biagio di Callalta Cappelletto – ha trovato subito il sostegno e la condivisione dell’amministrazioneperché essa ci consentiva di raggiungere due risultati: recuperare ad una funzione sociale una struttura da tempo dismessa e creare un polo culturale di grande interesse sul nostro territorio”.

 


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Isabella Loschi

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