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25 aprile 2024

Italia

Salvini: "Sospendere le cure ai clandestini"

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Salvini:

"Clandestini hanno 'diritto' a cure gratis: Lombardia ha speso 100 mln e Stato le rimborsa zero. Io sospenderei cure a clandestini!". Lo scrive in un tweet il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini.

 

In un successivo tweet, il leader del Carroccio annuncia la visita in programma lunedì al Cara di Mineo, in Sicilia.

 

"Centro per Immigrati di Mineo, in Sicilia - aggiunge su Facebook - 4.000 'ospiti' al giorno, 250 dipendenti: un business da 150.000 euro al giorno, più di 4 milioni al mese, 50 milioni all'anno. Gestito da Cooperative di vario colore, e da politici dell'Ncd. Ci sono già 11 indagati per irregolarità negli appalti. Sono stufo di questa vergogna: lunedì sarò a Mineo, per denunciare chi specula sugli immigrati e se ne frega degli italiani!".

 

ALFANO: "PRIORITA' E' RISOLVERE SITUAZIONE IN LIBIA" - "Il tema è la Libia. Se non si risolve la questione libica sarà difficile risolvere la questione immigrazione. Questa è la priorità di tutta la comunità internazionale". E' quanto afferma il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a margine del Consiglio Ue Affari interni che sta affrontando anche la gestione dei flussi migratori verso l'Europa. La pressione in Libia, ha spiegato Alfano a margine del Consiglio Ue Affari interni a Bruxelles, è "altissima, sia per tutti quelli che arrivano dal confine Sud che da Est e Ovest del Paese. E' dovere della comunità internazionale trovare una soluzione per la Libia". Il ministro dell'Interno ha ribadito che "la strada diplomatica rimane sempre la strada principale e bisogna fare di tutto per arrivare a una soluzione", senza la quale "è inutile parlare di immigrazione con la speranza di fermare le partenze".

 

In particolare, spiega Alfano, "l'Italia sostiene la proposta di istituire nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo dei centri per la gestione delle richieste di asilo in Europa. La nostra idea è di costituire dei campi in terra africana sull'altra sponda del Mediterraneo in modo tale che lì si facciano le richieste d'asilo e che lì si dica sì o no. Coloro a cui si dice no restano lì, gli altri ovviamente devono essere ripartiti e divisi in modo equo fra tutti i Paesi europei".

 



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