VITTORIO VENETO  - Riprende il cammino del progetto Classici Contro dell'Università Ca' Foscari Venezia.

Il tema è Dike, la giustizia, da sempre è al centro della nostra vita. Di città in città, i Classici Contro porteranno nei teatri d'Italia, da Trieste a Palermo, da Torino a Lecce, da Milano a Reggio Calabria, tremila anni di pensieri per interrogarci su che cos'è la giustizia. Un valore fondativo, a cominciare per noi da Omero, di ogni civiltà e di ogni società.

A Vittorio Veneto, al Teatro Lorenzo Da Ponte la sera di martedì 27 febbraio alle ore 20.30 si parla di Costituzione e paesaggio con l'intervento di uno studioso d'eccezione, SALVATORE SETTIS (Scuola Normale Superiore di Pisa), che dialogherà con la città e con gli studenti dei licei di Vittorio Veneto.

L'evento, sul progetto generale di Ca' Foscari, è stato preparato da Lorena Serlorenzi, docente di Storia dell'Arte del Liceo Flaminio, con la partecipazione degli studenti che saranno sulla scena per porre le loro domande a Salvatore Settis. Ed è realizzato con la media partnership della Tribuna di Treviso e la sinergia di Cinema e Ambiente di Vittorio Veneto.

 

In che modo il paesaggio si inserisce nell’ordinamento costituzionale e giuridico italiano?

Qual è il retroterra culturale delle disposizioni costituzionali (a partire dall’art. 9) e la loro efficacia nella prassi legislativa degli ultimi decenni?

 

Saranno ripresi spunti del suo libro Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile (Einaudi 2012), e poi del volume Costituzione incompiuta. Arte, paesaggio, ambiente (Einaudi 2013), e ancora del più recente Architettura e democrazia. Paesaggio, città, diritti civili (Einaudi 2017),

 

Salvatore Settis proverà a rispondere a questi interrogativi e alle domande dei giovani liceali dedicando speciale attenzione al rapporto tra tutela del paesaggio e diritti e libertà del cittadino.

Sarà un intervento sui valori più importanti della nostra democrazia fondato sull'impegno e sulla libertà della ricerca e del pensiero che devono saper affrontare la complessità e le ambiguità del presente, con la responsabilità etica che si chiede al mondo della cultura, della scuola e dell'università.

 

Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani, ideatori e curatori del progetto che attraverserà tutta l'Italia, ricordano per questo le parole che Salvatore Settis ha dedicato ai Classici Contro e che possono essere oggi un monito per tutti:

«Di fronte alla crisi della politica e dei partiti, oggi anche troppo evidente, è ai cittadini che deve tornare, in nome della Costituzione e della legalità, la parola e l’iniziativa.In tal senso, l’intellettuale deve smettere una volta per tutte di sentirsi e di proporsi come un cittadino ‘speciale’, più savio e più autorevole degli altri cittadini. Deve invece saper parlare da cittadino ai cittadini, ma utilizzando al meglio le abilità acquisite nel far ricerca o poesia, musica o pittura. Utilizzandole con umiltà e con rigore, per meglio raccogliere i dati di un determinato problema (per esempio, il paesaggio), interconnetterli in una tessitura narrativa, disporli secondo un ordine argomentativo, proporli alla pubblica discussione con tutta l’onestà e l’eloquenza di cui è capace. Nella folla dei cittadini, la voce di ognuno non deve risaltare per la sua qualifica di ‘intellettuale impegnato’, ma per lungimiranza di prospettiva, per capacità progettuale, per forza nell’argomentare, per urgenza di istanze etiche, per onestà e disinteresse» (Mimesis 2012).

CLASSICI CONTRO 2018 DIKE http://www.unive.it/classicicontro