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20 aprile 2024

Vittorio Veneto

Salgono a 15 i comuni anti-Ceta nella Marca

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Salgono a 15 i comuni anti-Ceta nella Marca

E’ stato Sarmede il primo comune della Marca ad approvare la delibera anti Ceta proposta da Coldiretti Treviso.

 

A seguire sono giunte anche le deliberazioni dei comuni di Cison, Colle Umberto, Cordignano, Fregona, Arcade, Morgano, Mogliano Veneto, Quinto di Treviso, Cornuda, Chiarano, Mansuè, Arcade, Spresiano, Cappella Maggiore, Tarzo e dell’ente provinciale di Treviso: tutti contro la ratifica italiana dell’accordo di libero scambio tra Ue e Canada.

 

Domani, mercoledì 5 luglio, alle ore 9,30 a Roma, in piazza Montecitorio ci saranno anche Walter Feltrin e Antonio Maria Ciri, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Treviso, a tentare di ostacolare la ratifica dell’accordo Ceta per smascherare il primo trattato europeo che promuove il falso Made in Italy a tavola.

 

Ci saranno insieme ad una trentina di imprenditori trevigiani e a migliaia di colleghi che arriveranno da tutta Italia per fermare il trattato di libero scambio con il Canada (CETA) che "per la prima volta nella storia dell’Unione accorda a livello internazionale esplicitamente il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani più tipici che saranno smascherati nell’occasione, ma che spalanca anche le porte all’invasione di grano duro e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero" sostiene Coldiretti.

 

L’iniziativa è della Coldiretti insieme ad un'inedita e importante alleanza con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che si sono date appuntamento in Piazza Montecitorio a Roma dove sono attesi rappresentanti delle istituzioni, della politica e della società civile.

 

Sarà divulgato il Dossier Coldiretti sull’impatto del trattato sull’agroalimentare italiano ed esposto per la prima volta il “pacco” con le imitazioni delle specialità nazionali piu’ prestigiose, dai formaggi ai salumi, realizzate in Canada che sarà legittimato a produrre e vendere ai consumatori di tutto il mondo con la ratifica de trattato.

 

Non mancheranno azioni provocatorie a difesa del Made in Italy gravemente minacciato. Sarà presente il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. 

 

“Chiediamo che tutti gli amministratori dei 95 comuni della Marca trevigiana si oppongano alla ratifica italiana di un simile accordo capestro – sottolinea Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso - In realtà a fronte dei presunti benefici attesi, il CETA introduce sostanzialmente un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi e degli investimenti che non giova alla causa del libero commercio e pregiudica in modo significativo la qualità, la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale.

 

Per tali ragioni Coldiretti è impegnata, con una coalizione di altri portatori di interesse, in un’azione tesa ad informare e sensibilizzare il Governo ed i Parlamentari italiani chiedendo loro di non votare a favore della ratifica dell’Accordo e di impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria, nella direzione di ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle imprese”.

 



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