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25 aprile 2024

Conegliano

RUBINATO: «DAL GOVERNO BUONE NOTIZIE PER LA CASERMA DEI CARABINIERI»

Nulla osta per il contratto di affitto

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RUBINATO: «DAL GOVERNO BUONE NOTIZIE PER LA CASERMA DEI CARABINIERI»

CONEGLIANO - Buone notizie per la caserma dei carabinieri di Conegliano. Giovedì il governo, rispondendo alla Camera all’interrogazione presentata dall’on. Simonetta Rubinato (Pd), ha comunicato che l’Agenzia del Demanio il 3 maggio scorso ha rilasciato il relativo nulla osta per un contratto di locazione di sei anni, rinnovabile per altri sei, al canone annuo di circa 237.000 euro.

“Ho accolto con soddisfazione l’annuncio del sottosegretario Carlo De Stefano – commenta la parlamentare trevigiana –. Se la situazione sembra essersi finalmente sbloccata, lo dobbiamo al Governo Monti che con il decreto Salva Italia ha messo fine all’impasse causata della norma con cui il ministro Tremonti aveva disposto che l’autorizzazione alla stipula di tutti i contratti di locazione fosse accentrata presso l’Agenzia del demanio. Ora che questa competenza è ritornata al Ministero dell’interno, quanto prima dovrebbe perfezionarsi l’iter con l’autorizzazione alla stipula dell’atto aggiuntivo, in modo che i carabinieri di Conegliano possano al più presto prendere possesso della nuova caserma”.

Soddisfazione per la risposta del Governo viene espressa anche dal consigliere comunale del Pd di Conegliano, Paolo Giandon che, però, osserva: “Sulla base di quanto riferito dal Sottosegretario, l'amministrazione comunale ha avviato i lavori della caserma ‘senza formale autorizzazione del Ministero degli Interni’ e pertanto senza le necessarie garanzie che il Ministero si facesse poi carico della spesa per l'immobile non appena questo fosse stato disponibile. Una decisione alquanto azzardata che ha contribuito a questa situazione di stallo impedendo ai carabinieri di Conegliano di utilizzare la nuova caserma nonostante essa sia disponibile da più di sette mesi”.

Secondo Giandon, inoltre, i conti non tornano: “L'accordo tra Comune e Ater prevedeva un impegno di restituzione a rate annue del costo di realizzazione dell'opera per un totale di 208.000 euro per 18 anni (pari a 3.744.000 euro) mentre l'impegno assunto dal Ministero degli Interni consiste in 237.000 euro per 12 anni (pari a 2.844.000 euro): manca all'appello quasi un milione di euro per il quale dovrà essere trovata una soluzione”.

 


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