Le candidature aperte martedì scorso, tra dicembre e inizio anno il nome del candidato sindaco, infine a gennaio l'avvio della raccolta fondi.

In parallelo, si lavora alacremente al programma. Il M5S gioca d'anticipo per la corsa al Campidoglio. Il voto in primavera a Roma è tutt'altro che una certezza, "ma noi stiamo lavorando come se le elezioni a maggio fossero già su carta, ovvero come dovrebbe essere", dice all'Adnkronos Roberta Lombardi, in prima linea sul territorio. "Tra dicembre e gennaio - illustra la grillina - avremo il nome del candidato sindaco, da lì avvieremo la raccolta fondi dal blog e sul territorio. A breve inizieremo a lavorare alla pianificazione, di certo troveremo delle attività di pubblica utilità per finanziare la campagna elettorale.

Tornerà sicuramente 'il parlamentare che ti serve'", ovvero gli appuntamenti in pizzeria con deputati e senatori pronti a servire pizze e birre ai tavoli di attivisti. Per il grande appuntamento di Italia 5 Stelle, lo scorso ottobre a Imola, il Movimento è riuscito a risparmiare, spendendo meno di quanto raccolto (oltre 420mila euro solo dal blog). Si tirano le somme e si saldano le ultime fatture per capire quanto rimasto nelle casse grilline, ma con ogni probabilità le risorse non verranno destinate alla campagna elettorale di primavera. "Benché si parli soprattutto di Roma, Milano, Torino e Napoli - spiega Lombardi - sono tante le città al voto in primavera. Diventa difficile ridistribuire equamente le risorse risparmiate, dunque con ogni probabilità destineremo i fondi rimasti in cassa ad altro fine".

"Assegnarli alla campagna elettorale? Avremmo potuto farlo prima - osserva Lombardi - quando tutto si giocava sul tour di Beppe che girava le città al voto fino a un grande evento finale, a chiusura della campagna. Ma ora il 'massacro tour' - scherza - spetta a noi, e i territori si organizzano nelle varie realtà locali al voto". Grillo, assicura, non è fuori dai giochi. "Si prodigherà, ne sono certa - dice - a Roma e negli altri Comuni, anche se lascerà molto spazio a noi eletti". Dunque, raccolta fondi sul blog ed eventi ad hoc per finanziare la campagna elettorale. Si punta anche sul merchandising, visto che il brand M5S ha mostrato di avere grande appeal nel popolo grillino.

In Rete sono spuntati prodotti fake come funghi, con tanto di denuncia da parte del Movimento in difesa delle 5 Stelle 'original' e contro i prodotti taroccati. A Roma il Movimento farà campagna elettorale a pancia bassa, con tantissimi eventi sul territorio e riflettori accesi su tutte le periferie della Capitale. "Possiamo farcela, c'è un bel vento - dice la senatrice Paola Taverna - me ne accorgo quando esco dal Palazzo e la gente mi ferma, ci incita ad andare avanti, cambiare le cose per il bene di questa città". "I romani sono stufi, anch'io a volte ho la sensazione che questa città sia impossibile da cambiare. Ma credo - va avanti - che solo noi possiamo farcela. Certo, c'è da capire cosa combinano ora e quando ci manderanno a votare. Renzi e il Pd hanno infatti capito che a Roma tira una brutta aria. Il premier ha già cominciato a distribuire mancette, e questa la dice lunga...", dice stroncando i bonus annunciati dal premier nei giorni scorsi.