Ripopoliamo Treviso (con le farfalle)
Onlus promuove "semina" bruchi in città
TREVISO - Il progetto è dell'università di Bologna ma la prima città veneta a metterlo in pratica è Treviso, grazie ad un'associazione no-profit che si chiama "Studioo". L'obiettivo è quello di indurre i cittadini a seminare nei loro giardini e balconi piante particolari che attirano farfalle e bruchi in modo tale, spiegano, da "restituire alla città quella popolazione di farfalle di un tempo, ridotta in modo consistente a causa della cattiva qualità dell'aria e degli antiparassitari usati sulle piante domestiche". Il progetto, che si chiama "Semina fiori, nascono farfalle", consiste nella distribuzione in alcuni punti vendita della città di semi di "piante delle nonne" come il fiordaliso, il cosmos, la gysofila o la zinnia, a fronte di un contributo di tre euro, le dovrebbero indurre le farfalle a ritornare negli spazi di un tempo. Chi volesse, può addirittura acquistare dei bruchi - cioè la forma biologica che precede la nascita della farfalla - con le relative piante-habitat, come il finocchio selvatico e la ruta, grazie all'impegno di una azienda agricola locale
"La nostra intenzione - spiega la promotrice, Simona Carniato - è di ottenere dal sindaco un'area da trasformare in un'oasi per farfalle all'interno dell'orto botanico. Poi di creare un 'corridoio' di cittadini-seminatori sensibili al tema che colleghi il centro storico ai parchi di periferia". Il tutto con l'immancabile ausilio del web. I "seminatori di farfalle" potranno geolocalizzarsi in uno speciale portale che permetterà di monitorare lo stato di avanzamento del progetto, "utile sia dal punto biologico, in quanto le farfalle sono insetti impollinatori come le api - concludono i responsabili - sia sotto il profilo educativo dei cittadini".