VITTORIO VENETO - E' stato scoperto  ieri mattina, domenica, il cippo dedicato alla memoria dei due giovani vittoriesi Gianni De Polo e Claudio Dal Bo, partigiani della Brigata Piave, trucidati dai fascisti con i fratelli Giuseppe e Gino Agosti il 14 ottobre 1914, settant’anni fa.

L’associazione Volontari della Libertà provinciale di Treviso, supportata dall’inesauribile referente locale Francesca Meneghin, ha promosso la giusta iniziativa di rendere un pubblico ricordo ai due giovani concittadini posizionando un cippo accanto alla chiesa Cattedrale, proprio di fronte alla casa dove viveva Gianni De Polo: significative sono state anche la scelta della pietra con cui è realizzato il cippo, prelevata proprio a Refrontolo, dove i giovani sono stati trucidati, e la decisione di porre simbolicamente sulla nuda terra, e non su un piedestallo, il cippo stesso.

“Rinnovando la memoria della vostra abnegazione e della vostra sofferenza – ha detto nel suo intervento il sindaco Roberto Tonon, rivolgendosi ai due concittadini, dopo aver deposto una corona di fiori a nome della Città – avvertiamo che il vostro sangue non è stato versato invano, ed anzi ci impegna a far prendere consapevolezza alle giovani generazioni di quanto sia costata la libertà di cui oggi godiamo. Ed è quanto mai significativo questo ricordo proprio oggi, dopo aver sentito nelle parole del Vangelo l’invito di Gesù “a non dare a Cesare quel che è di Dio””. Alla cerimonia, proseguita poi nella mattinata a Refrontolo, hanno partecipato oltre al sindaco Tonon ed ai rappresentanti di varie sezioni dell’AVL anche gli assessori Giovanni Napol e Antonella Uliana, il sindaco di Refrontolo Loredana Collodel, il vicesindaco di Pieve di Soligo Gianfranco Sech e il consigliere provinciale Marco Zabotti.