REVINE LAGO - Tranciate, da mani ignote, 75 viti. È accaduto tra il 3 e il 5 gennaio in un terreno lungo la strada provinciale che attraversa l’abitato di Revine, a pochi metri dal cimitero. Al proprietario, il revinese Silvano Bernardi, presidente dell’Orienteering Tarzo, non è rimasto che sporgere denuncia contro ignoti ai carabinieri.

 

L’atto vandalico, vista la posizione del terreno lungo la trafficata via, sarebbe avvenuto di notte. «Si tratta di persone, o di una persona, che non hanno di meglio da fare che sfogarsi in questo modo. Avranno fatto danni anche altrove. Personalmente non credo sia un dispetto verso di me, né che sia legato alla moda di combattere contro i vigneti» afferma Bernardi.

 

Negli ultimi tre anni, il revinese per passione aveva messo a dimora 75 piante di Cabernet Cortis, un vitigno non soggetto a trattamenti fitosanitari, là dove già il padre aveva avuto il suo vigneto.

 

«Le piantine arrivano da una ditta di Bolzano. Hanno un costo tra i 5 e i 6 euro l’una, rispetto all’euro e mezzo o 2 chiesti per una barbatella di prosecco – racconta Bernardi -. Per me il vigneto è un hobby, lo faccio per non tenere incolto il terreno che era dei miei genitori. Un amico esperto mi ha detto che se il taglio è stato fatto sopra l'innesto, le piante potrebbero anche rigettare. Vediamo cosa accede nei prossimi mesi, altrimenti le ricompro».

 

Da annotare che solo tre piantine si sono salvate dalle mani del vandalo, forse perché oscurate dalla serra.