Revine Lago, il nuovo vigneto non è in regola. Il progetto va ripresentato
Il regolamento di polizia rurale blocca l'arrivo della nuova piantumazione
REVINE LAGO - Niente da fare per il nuovo vigneto di Revine Lago. Il proprietario del terreno su cui sorgerà la nuova piantumazione dovrà infatti ripresentare il progetto, in quanto quello esaminato dal comune non rispetta il regolamento di polizia rurale.
A riportare la notizia è il gruppo “Mamme di Revine Lago”, che ieri ha partecipato all’incontro – chiesto dalle stesse ambientaliste – con il sindaco Michela Coan, l’assessore all’ambiente Boris Bottega e un responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
“Il progetto non è corretto – spiegano le “mamme” - Per esempio non prevede aree di rispetto da adibire a prato o a siepi, non rispetta le distanze previste dal regolamento per i trattamenti, e supera la metratura massima per il vigneto, che è di 4mila metri quadri”. Il nuovo impianto dovrebbe sorgere in località “Faè”, sulle pendici nord del Monte Baldo.
Si tratta di un’area boschiva, in cui le piante dovrebbero essere abbattute per fare spazio alle viti: si tratta di esemplari di robinia, aceri e frassini.
L’area rientra nella cosiddetta “buffer zone”, una zona cuscinetto che viene ulteriormente tutelata. Il progetto, originariamente presentato in Regione, è stato “segnalato” dalla Forestale: visto che il regolamento revinese è più restrittivo, infatti, tutta la documentazione è stata sottoposta anche agli uffici tecnici del comune.
Che hanno ravvisato le irregolarità e quindi di fatto rinviato l’arrivo del nuovo vigneto.