''La politica o è un grande ideale e bellezza o non è politica, è miseria''. Lo ha detto Matteo Renzi parlando alla Leopolda dei Giovani democratici. Maglione rosso e jeans, il premier e segretario dem ha invitato la platea ad essere consapevole della vittoria. "In questo ultimo anno abbiamo fatto una cosa che il Pd e la sinistra non facevano spesso, abbiamo vinto. Ora ci manca la cosa più difficile, convincere. Noi per primi".

Dall'orgoglio della vittoria, parte l'attacco a Beppe Grillo "Avete una grossa responsabilità. Beppe Grillo torna allo spettacolo, è anche per colpa vostra se questo accade".

Nessun timore neanche della Lega. "Non possiamo avere paura di Salvini. Ma non perché Salvini fa paura, e mi riferisco alle idee politiche e non alle copertine. Io ho fatto Fonzie, lui può fare l'orso Yoghi".

Affrontato anche il capitolo Europa. L'Italia sta in Europa "a testa alta e senza dover chiedere scusa. Perché noi siamo l'Italia, non dimentichiamolo", dice Renzi. "Stiamo facendo una battaglia in Europa che non è sullo zero virgola ma di approccio. Perché ci sono due idee, l'Europa come contratto, abbiamo fatto degli accordi e li rispettiamo.

Ma i padri fondatori non pensavano a un'Europa notarile", dice il premier. "L'Europa non può essere solo vincoli e spread, se no non ha futuro. I grandi statisti hanno fatto l'Europa non perché noi ci scannassimo sui parametri, ma perché immaginassimo uno spazio di civilizzazione della globalizzazione, siamo un faro culturale. Non dimentichiamolo".