Regionali: "Rischio astensionismo altissimo"
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Alle prossime elezioni regionali "il rischio astensionismo è altissimo" e sono diversi i fattori che potrebbero scoraggiare i cittadini ad andare a votare: da una campagna elettorale infarcita di scandali e polemiche, alla data poco felice perché a ridosso di un ponte, fino al precedente rappresentato dalle elezioni in Trentino Alto Adige. Ne è convinto Alessandro Campi, docente di Storia del pensiero politico all'Università di Perugia, sentito dall'Adnkronos.
Secondo l'esperto giocherà molto sull'astensionismo "il clima complessivo della campagna elettorale, consumata all'insegna degli scandali e delle polemiche sui cosiddetti impresentabili, su candidati che entravano e uscivano, presidenti di regioni decisi all'ultimo momento, e con figure piuttosto discutibili. Insomma - secondo Campi - non c'è niente che possa stimolare l'interesse dei cittadini a partecipare al voto regionale, che già di per sé registra numeri più bassi rispetto ad altre tornare elettorali".
Altro fattore è la scelta della data, "obbligata certo, ma niente affatto felice, che disincentiva la partecipazione perché a ridosso di un ponte. Può sembrare una banalità ma non lo è, e molti approfitteranno per farsi una vacanza lunga". Infine, "non va sottovalutato il precedente dell'astensionismo marcato registrato nel voto di due settimane fa in Trentino Alto Adige" perché "si tratta di zone tradizionalmente di grande partecipazione politica, dove c'è una buona amministrazione e dunque uno scarso astensionismo. E invece, nonostante questo, l'affluenza è stata scarsa. Questo è dunque un segnale che, proiettato nelle altre regioni, fa ipotizzare una ulteriore crescita dell'astensionismo", conclude.