REFRONTOLO - Questa mattina, domenica 2 agosto, al Molinetto della Croda una grande folla si è riunita per ricordare la tragedia avvenuta un anno fa con la morte di quattro persone: Giannino Breda, Fabrizio Bortolini, Maurizio Lot e Luciano Stella.

Sono stati programmati due momenti, il primo di natura religioso, con la celebrazione della messa da parte di Mons. Giuseppe Nadal, parroco di Refrontolo, su invito dei familiari delle vittime e del gruppo di amici.

Don Nadal, prima del rito, ha sottolineato la necessità "di non guardare indietro, di non farsi prendere dalle nostalgie, sapendo cogliere anche i frutti derivanti da quell'incidente: il medesimo luogo è diventato più accogliente, reso più fruibile per la bellezza della natura, grazie al volontariato e a tutta la comunità, che oggi si sente maggiormente unita".

Molte le autorità presenti con tanti sindaci, provenienti da tutta la provincia, on.le Simonetta Rubinato, il Presidente della Regione, Luca Zaia, l'assessore regionale, Giampaolo Bottacin, il consigliere regionale Alberto Villanova, provinciale Marco Zabotti, il vice Prefetto Pietro Signoriello, i capitani dei carabinieri, Alberto Giletti e della finanza, Salvatore Lo Gatto.

Al termine della messa, ci si è spostati al nuovo parco del Molinetto, denominato "Al gor del Muner", un'area verde, il cui nome è stato suggerito dal professor Enrico Dall'Anese.

Il sindaco di Refrontolo, Loredana Collodel, ha sottolineato come la soluzione adottata dal progettista, architetto Zara, è rispettosa del contesto e valida anche sul piano etico, con la essenzialità degli elementi inseriti, che evidenziano il cippo bianco con le foto dei quattro deceduti dell'anno scorso.

È stata avviata la ricostruzione, ha sottolineato il sindaco, con il consolidamento degli argini attraverso una sottoscrizione pubblica e molteplici interventi, che, ancora una volta, hanno manifestato la generosa solidarietà delle popolazioni di questo territorio.

Nel parco sono evidenziate otto piastre rosse, a ricordo dei pilastri travolti nella tragica notte, mentre saranno collocati successivamente quattro elementi esili, di color azzurro, alti 2 metri, a significare la fragilità dell'uomo nel contesto della natura: tra loro dovrebbe scaturire un'alleanza.

Sono intervenuti successivamente il presidente della pro loco Walter Scapol e il presidente del Comitato Regionale delle Pro-Loco, il professor Giovanni Follador.

Il presidente della Regione Luca Zaia ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime, il ringraziamento alla famiglia Lorenzon, la cui casa divenne un'infermeria, la Protezione civile, ricordando le risorse messe a disposizione dalla Regione, circa 8 milioni.