LA RED ARMY DOMA I LEONI
A Limerick, un Munster cattivo quanto basta supera una coriacea Benetton 19-6
THOMOND PARK, LIMERICK (IRLANDA) - Dopo la bella vittoria contro gli Ospreys al Monigo, a Limerick troppo forte il Munster per un Benetton comunque volenteroso che ha fatto vedere buone cose. Un Keatley con il 100% dalla piazzola però punisce i veneti, che pagano soprattutto a livello psicologico l’unica meta della partita, subita forse troppo presto.
Molte novità in formazione per Treviso, a cominciare da Brendan Williams in posizione di estremo.
Pronti via e al 3’ un piazzato di Di Bernardo permette di mettere il naso avanti agli uomini di Franco Smith. Ma è un fuoco di paglia: passano solo 2’ e capitan Doug Howlett, velocissimo, si inserisce dopo un’ottima touche della Red Army e schiaccia in mezzo ai pali. Ian Keatley trasforma.
Treviso subisce ma risponde colpo su colpo. I rossi irlandesi puntano al logoramento, lento ma costante, della prima linea veneta.
Al 13’ fallo difensivo ospite e allora Ian Keatley piazza per il 10-3 dei rossi che pian piano portano a casa i punti che servono per allungare quasi subito. Il Munster gioca in maniera sciolta, dimostrando grandi mezzi tecnici: se gli avanti producono possesso ma non metri, la mediana locale allora decide per giocare al largo. E quando i leoni provano a pungere, la difesa molto fisica permette di recuperare l’ovale senza troppi problemi.
Al 19’ Di Bernardo, con grande personalità, cerca il drop da 40 metri, che esce nemmeno di tanto. Ma Treviso fatica a far vedere il proprio gioco, mentre il Munster è bravo a spezzare le trame avversarie, magari anche facendo saltare i nervi agli avversari con qualche furbata non vista dal direttore di gara.
Infatti al 23’, puntuale, accenno di rissa in prima linea dopo una mischia vinta dal Munster, con Cittadini che se la prende col pilone avversario.
Pertanto calcio piazzato dai 25 metri per Munster: Keatley non sbaglia: 13-3. Il copione si ripropone al 30’ con lo stesso protagonista e il medesimo esito.
A questo punto la partita cala di ritmo perché Howlett e compagni rifiatano. La Benetton cerca territorio e con la mischia prova a mettere sotto un avversario quadrato e troppo esperto per lasciarsi infilare dai trequarti. Il primo tempo finisce così.
Nella ripresa l’iniziativa ce l’hanno Pavanello e soci, con i biancoverdi che tengono gli avversari all’interno della loro 22. Si va avanti a colpiti di mischia, ma la prima vera azione veneta finisce con un in-avanti dopo aver impegnato non poco la prima linea rossa.
Pian piano la moule avanzante degl’irlandesi logora la difesa trevigiana, che comunque dimostra grande fisicità. Al 49’ azione con fasi infinite dei locali che scorrazzano da una parte all’altra del campo. I Leoni fermano l’armata rossa ma l’arbitro sventola il giallo a Sgarbi, reo di non scivolare via sulla ruck con ovale rosso.
Punizione del solito Keatey che trasforma l’ennesimo piazzato. Momento piuttosto duro per gli ospiti che devono rimanere 10’ con un uomo in meno.
Al 62’ un errore degli avanti Munster regala un piazzato a Di Bernardo che, da posizione, centrale, centra i pali.
Passano 5’ e al Thomond Park c’è un’ovazione all’ingresso di Peter Stringer, reduce dal campionato inglese ma quasi-leggenda dell’Irish-rugby.
Il Munster la partita l’ha già vinta, ma non rinuncia a giocare: Stringer produce parecchio gioco, con la Benetton, in una gara fisicamente molto dura, tiene in piedi la baracca: i biancoverdi nell’ultimo quarto giocano meglio degli avversari.
Al 72’ break di Hurley col Munster che accelera: un in-avanti però fa sfumare l’azione che sembrava aver trovato il giusto abbrivio.
La partita si chiude qui, con la Benetton che esce dal tempio del Thomond park a testa alta.
MUNSTER-BENETTON 19-6 (16-3) |
Gli altri match della serata
Zebre – Connacht 17-30
Cardiff Blues - Edinburgh 19-21
Glasgow Warriors – Scarlets 13-18