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29 marzo 2024

Treviso

Record per la Fiera 4 Passi, oltre 70mila visitatori

50 appuntamenti nei due fine settimana e 300 volontari impegnati, al Sant'Artemio 8mila presenze in più rispetto al 2014

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Record per la Fiera 4 Passi, oltre 70mila visitatori

TREVISO - La Fiera Quattro passi non conosce crisi. Nonostante la pioggia di sabato e il passaggio del Giro d’Italia che ha paralizzato la viabilità, la decima edizione intitolata “Usciamo dalla riserva”, conclusasi ieri sera, ha registrato 70mila i visitatori nei due weekend, ben 8 mila persone in più rispetto al 2014.

Il parco del Sant’Artemio è stato letteralmente preso d’assalto per la manifestazione dedicata al commercio equo e solidale. “La fiera, uno dei principali punti di riferimento nazionali per i settori della cooperazione, dello sviluppo sostenibile e della tutela dell'ambiente, - spiega Roberto Matterazzo, presidente della Cooperativa Pace e Sviluppo, organizzatrice dell’evento - con i numeri raggiunti quest’anno “esce davvero dalla riserva”: sembra infatti che siano sempre di più a riconoscere che l’approccio del commercio equo e solidale non è più appannaggio di una nicchia di produttori e consumatori, ma si è imposto come modello alternativo all’economia tradizionale, al Sud come al Nord”.

Oltre 50 gli appuntamenti, tra spettacoli, incontri, laboratori e concerti proposti nelle quattro giornate e 300 i volontari al lavoro per garantire la buona riuscita dell’evento, senza dimenticare l’aiuto prezioso degli scout che hanno contribuito a far sì che i visitatori potessero realizzare una raccolta differenziata corretta.

La manifestazione è stata anche anteprima della World Fair Trade Week, la settimana del commercio equo mondiale di Milano apertasi sabato 23 maggio e in corso fino al 31 maggio. Proprio nel momento in cui l’attenzione internazionale è concentrata sul tema del cibo e dell’alimentazione, Fiera 4passi.org ha offerto una lettura dei temi dell’Expo fondata sui concetti di cooperazione e solidarietà: perché per il commercio equo il tema “nutrire il pianeta, energia per la vita” non è tanto legato alle quantità di cibo da produrre, quanto a come lo si deve produrre, a quale modello economico fare riferimento.

Non solo, ha avvicinato realtà geograficamente molto lontane creando inediti parallelismi: a cominciare dai due progetti di importazione diretta seguiti dalla Cooperativa Pace e Sviluppo, quello con i centri femminili di Salinas (Ecuador), avviato per offrire un'opportunità lavorativa alle donne altrimenti escluse dal mercato e quello di Aarong Brac (Bangladesh), che garantisce occupazione a 31 mila lavoratori, di cui 85% donne (Brac è la più grande Ong del paese). Ha ospitato poi l’associazione messicana Racu Raices Culturales, che raggruppa donne artigiane con il fine di recuperare antichi saperi della cultura tessile locale e collabora con la cooperativa Bienhi di Oxaca, specializzata nella seta. E, ancora, dalle Filippine è giunto un progetto italiano, il tour operator di turismo responsabile Tropical Experienze Travel Service che, fondato da Samuele Falcone, ha l’obiettivo di far scoprire in modo sostenibile le meraviglie delle Filippine.

 


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