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25 aprile 2024

Treviso

Il re delle orchidee è trevigiano: le 7mila piante di Ivan Marcassa

Nella sua serra privata a Breda di Piave oltre 250 specie: "Una pianta difficile da curare ma dalla straordinaria bellezza" - VIDEO

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Ivan Marcassa

BREDA DI PIAVE - Un clima caldo umido, i profumi e i colori vivaci dei primi fiori sbocciati che incantano per la loro bellezza, le foglie maestose, infinite varietà, specie introvabili, addirittura quelle in miniatura. Siamo entrati nel regno di orchidee di Ivan Marcassa, uno dei collezionisti di orchidee amatoriali tra i più importanti d’Italia con la sua serra a Breda di Piave.
Nata nel 2019 quante orchidee conta oggi la sua serra?
“Oggi abbiamo 7mila piante e 250 specie di orchidee, tra le quali alcune molto rare e in via di estinzione in natura”.

Una serra da primato..
“Oggi a livello nazionale è la serra privata con più varietà. Ne abbiamo 250 specie, da tutto il mondo: dall’orchidea originaria delle montagne dell’Himalaya, fino a quelle che nascono nella foresta amazzonica. Ma in tutto il mondo ne esistono tantissime: quasi 30mila”.

Nessuna vendita ma pura passione. Quando ha iniziato ad appassionarsi alle orchidee?
“Ho sempre amato le piante e me ne sono sempre occupato, poi mi sono specializzato in orchidee per la loro straordinaria bellezza, la loro varietà. E’ una pianta difficile da curare e quando fiorisce è una grandissima soddisfazione".

Una soddisfazione che richiede grande competenza e dedizione? “Si, molto. Passo in serra almeno tre-quattro ore al giorno, tutti i giorni, non esistono feste comandate o vacanze. Questo è il periodo dell’anno più impegnativo con tutti i rinvasi da fare”.

Ad aiutare Ivan anche gli amici ed esperti del genere Francesca, Giorgio e Gabriella: “Noi diamo una mano, abbiamo portato qui le nostre orchidee, ma il 99% del lavoro lo fa Ivan, che noi chiamiamo il nostro “presidente”, da qui arriva il nome della serra”.

Camminando nella "serra del presidente" (ad una temperatura 25 gradi e un alto tasso di umidità ndr) tra le file di orchidee si possono ammirare ben 500 esemplari di Paphiopedilum, la rarissima Oeceoclades Spathulifera, detta anche orchidea serpente, originaria del Madagascar o la vaniglia originaria del Messico.

Ci svela qualche segreto per far fiorire - o almeno far sopravvivere - le nostre orchidee?
“Prima di tutto bisogna capire a quale classe appartengono, ne esistono tre: fredda, intermedia o tropicale in base alla varietà di orchidea che abbiamo in casa. E’ consigliabile non spostarle mai, non metterle in posti dove c’è corrente d’aria e non esporle alla luce diretta. Fondamentale poi il clima e la temperatura: generalmente vivono bene ad una temperatura tra i 13 e i 28 gradi. Infine ricordo che le orchidee non hanno bisogno di terra ma di un preciso substrato neutro come ad esempio la corteccia, ma anche qui dipende sempre dalla varietà. E tanto amore”.

Oggi il clima sta cambiato: soffrono anche le orchidee?
“Moltissimo, la scorsa estate tantissime piante sono morte per il troppo caldo. Ed ora c’è il problema della mancanza d’acqua: pensi che per bagnarle servono almeno 2 ettolitri di acqua al giorno, e nel periodo caldo arriviamo a 6-7 ettolitri. Senza l’acqua piovana è un grosso problema. A questo vanno aggiunti i ventilatori che vanno costantemente per far girare l’aria in serra e il riscaldamento d’inverno”.

 

 

 

 

 


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Isabella Loschi

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