RAID VANDALICO DI HALLOWEEN, DENUNCIATI 8 MINORENNI
I Carabinieri hanno identificato uno del gruppo attraverso le telecamere di sorveglianza
Castelfranco Veneto – Tutti minorenni e tutti “di buona famiglia”, come si suol dire, i ragazzini che la notte di Halloween devastarono con scritte spray case e veicoli nel quartiere Abruzzo di Castelfranco.
Nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre avevano lanciato uova e imbrattato con scritte ingiuriose un furgone e le mura di case private ed edifici pubblici. Non solo: avevano anche spaventato i residenti lanciando alcuni petardi.
I ragazzi, due di loro hanno 16 anni e gli altri sei ne hanno 17, avevano procurato così danni per un valore complessivo di 30 mila euro.
Nel giro di due settimane sono stati identificati dai Carabinieri e denunciati per danneggiamento. I loro genitori si sono dichiarati disponibili a pagare per i danni causati dai figli e questo dovrebbe bastare a far ritirare le querele presentate dai cittadini danneggiati.
E’ stato uno scontrino emesso da un negozio di giocattoli di Borgo Piave a incastrare la gang di teppisti: lo scontrino, ritrovato dopo il primo sopralluogo dell’Arma in seguito al raid vandalico, era stato battuto dal commerciante che aveva venduto ai ragazzini i petardi.
Dalle videocamere di sorveglianza poste vicino al negozio i Carabinieri hanno ricavato le immagini di un componente del gruppo.Identificato e convocato in caserma assieme al padre, il ragazzino ha confessato e ha poi dato i nomi dei suoi compagni di scorribande.
I sei minorenni sono stati segnalati al Tribunale dei minori di Venezia. Si sta valutando inoltre se applicare nei loro confronti l'ordinanza anti writer emessa a febbraio dal sindaco di Castelfranco, Maria Gomierato, che prevede multe fino a 500 euro.
Chiarita anche la frase minacciosa rivolta a un giudice e scritta sul muretto di un'abitazione. Non sarebbe indirizzata a un vero giudice ma a un residente nel quartiere colpito dal blitz vandalico: la scorsa estate i ragazzini, che vivono nelle vicinanze, erano stati sgridati per il troppo chiasso da una donna. "Mio marito è un giudice" aveva redarguito rivolta al gruppetto. Circostanza non vera, ma i teenagers si sono comunque vendicati sfregiando la recinzione di quella casa.
Fausto Zanatta, presidente di Quartiere Abruzzo, che si è ritrovato con il camion completamente tappezzato dalle scritte, aveva messo una taglia sulla testa dei vandali. "Solo uno si è presentato per chiedermi scusa - afferma Zanatta -, ma mi aspettavo che tutti lo facessero.
Non si tratta di una semplice ragazzata: è un atto grave. I ragazzi possono anche vederla come una ragazzata, ma i genitori no. Oltre ai danni privati che evidemente non possono essere tralasciati, mi auguro che regalino qualche albero per il parco del quartiere, in segno di risarcimento del danno procurato a chi lo frequenta".