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23 aprile 2024

Oderzo Motta

Ragazzine rapinano negozio, commessa finisce in ospedale

Nei guai tre giovani: una minorenne

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Ragazzine rapinano negozio, commessa finisce in ospedale

MANSUÈ - Avevano messo a segno una rapina ai danni di un negozio cinese a San Donà di Piave  ma la loro fuga è durata poco tempo perché i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Conegliano si sono subito messi sulle loro tracce, catturandoli sotto la loro abitazione di Mansuè.

 

I fatti risalgono a sabato sera quando, intorno all’orario di chiusura, due ragazze romene di cui una minorenne, si erano avvicinate alla cassa di un negozio di abbigliamento gestito da cittadini cinesi nel centro di San Donà di Piave.

 

Dopo aver pagato alcuni piccoli capi di abbigliamento, si sono dirette verso l’uscita del locale, facendo però suonare il dispositivo anti taccheggio ed attirando l’attenzione della commessa.

Una volta chiesto loro di esibire quello che avevano nascosto, le due ragazze si sono messe a correre all’esterno per scappare a bordo di un’auto condotta da un connazionale, maggiorenne.

 

La commessa, per nulla intimorita, si è aggrappata alla portiera della macchina per impedirne la fuga ma il ragazzo ha ingranato la marcia e, per pochi metri, ha trascinato a terra la malcapitata la quale, con prontezza di riflessi, è riuscita tuttavia a prendere il numero di targa del veicolo in fuga e comunicarlo ai Carabinieri del 112.

 

 

Una volta verificato l’intestatario, la pattuglia del Nucleo Radiomobile di Conegliano si è messa sulle loro tracce, intercettando la macchina con gli occupanti nei pressi della loro abitazione, a Mansuè.

 

Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti due paia di jeans con il dispositivo anti taccheggio manomesso, ma non completamente, perché la parte magnetica era rimasta all’interno, tanto da far scattare l’allarme. La cinese, poi, nel tentativo di fermare le due ragazze, ha anche riportato delle lievi lesioni ed è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso sandonatese.

 

Una volta completate le formalità e provveduto alla restituzione del maltolto, il ragazzo, 20enne e la ragazza 27enne, sono stati tratti in arresto per il reato di rapina aggravata dal concorso e dalle lesioni,  mentre la minore è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia per lo stesso reato.

 

Con l’arresto, il PM di Treviso ha disposto gli arresti domiciliari alla loro abitazione in Mansuè in attesa di trasmettere gli atti alla Procura di Venezia, competente per San Donà di Piave.

 


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