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29 marzo 2024

Treviso

Radioterapie, al Cà Foncello il nuovo macchinario per la cura delle neoplasie

E' entrato in funzione il secondo acceleratore lineare che consente cure mirate

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Radioterapie, al Cà Foncello il nuovo macchinario per la cura delle neoplasie

TREVISO - Nel reparto di Radioterapia Oncologica dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso è entrato in funzione oggi il nuovo acceleratore lineare Sinergy Agility, per la cura delle neoplasie. Nella giornata di mercoledì il primo paziente è stato sottoposto a radioterapia con tecnica speciale V MAT (volumetrica ad arco), che consiste in una tecnica evoluta che coniuga estrema precisione nel trattamento del tumore con ulteriore risparmio degli organi sani.

Si tratta del secondo macchinario d ultima generazione attivo in pochi mesi, dopo quello entrato in funzione lo scorso settembre, destinato alla cura delle neoplasie per un investimento complessivo di 3.180.000 euro.

I nuovi acceleratori lineari Sinergy Agility, rispetto ai precedenti hanno la capacità di irradiare con estrema precisione focolai neoplastici anche ruotando intorno al paziente, variando in modo continuo la geometria dei fasci radianti, la intensità e la velocità di erogazione della dose. Questo consente di realizzare piani di cura con tecniche speciali molto precisi e più veloci, con un risparmio della dose agli organi sani e quindi una minore tossicità per i pazienti. Inoltre, è dotato di un sistema di verifica che permette di controllare con precisione la posizione del paziente e del tumore prima di ogni trattamento, in modo da assicurare una perfetta corrispondenza della distribuzione della dose tumoricida al piano di cura computerizzato che è stato predisposto per ogni paziente.

Al Ca’ Foncello di Treviso, che costituisce il Centro di riferimento per tutta la provincia, vengono sottoposti a trattamento radiante circa 2000 nuovi pazienti ogni anno e la radioterapia, da sola o associata a chirurgia e chemioterapia e ormonoterapia, gioca un ruolo fondamentale per ottenere i notevoli progressi che si sono raggiunti negli ultimi anni nella cura delle neoplasie.

“Ci scusiamo con i cittadini che hanno dovuto affrontare in questi mesi di lavori qualche disagio – sottolinea il Direttore generale Francesco Benazzi – ma ora il risultato è stato raggiunto ed è rappresentato da macchinari di ultima generazione”.

 


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