Raccolta differenziata:"In soli 4 mesi raggiunti i risultati di 10 anni"
Luigi Calesso sul nuovo sistema porta a porta in città
| Isabella Loschi |
TREVISO - In quattro mesi, da gennaio a maggio, l’introduzione della raccolta “porta a porta” a Treviso ha garantito lo stesso aumento di percentuale di rifiuti differenziati (+16%) che con la raccolta attraverso i cassonetti era stato raggiunto in dieci anni. La percentuale di “differenziata”, infatti, è passata tra gennaio e maggio 2014 dal 54% al 70% mentre era passata dal 38,5% al 54% nel periodo tra il 2003 ed il 2013.
“In quei dieci anni si è registrato un incremento di circa il 16% pari a quello ottenuto con quattro mesi di “porta a porta””. Lo sostiene Luigi Calesso di Impegno Civile che sottolinea come siano stati pressoché inutili gli “ecovigili” e le minacce di sanzioni: “L’unico modo per aumentare la percentuale di raccolta differenziata non poteva che essere quello della raccolta “porta a porta” che oltre a favorire “tecnicamente” la differenziazione la rende conveniente perché la bolletta dei rifiuti è calcolata solo sugli smaltimenti di “secco non riciclabile”. “Nonostante la “recrudescenza” del fenomeno del “turismo delle scoasse” legata all’avvio del “porta a porta”, - continua Calesso - anche questo fastidiosissimo “costume” si è nettamente ridimensionato e finirà con lo scomparire”.
“La riduzione del 37% della frazione secca non riciclabile dei rifiuti - passata da 1.800 a 1.100 tonnellate in soli cinque mesi - consentirà di ridurre sensibilmente il costo dello smaltimento e, quindi, indirettamente il peso della bolletta dei rifiuti sul portafoglio dei trevigiani, esattamente come accade da anni per i comuni limitrofi già serviti da Contarina”. Calesso conclude rivolgendosi alla Lega Nord cittadina: “Quanto è costato in termini ambientali e di maggior costo per i cittadini l’avvio ritardato di almeno dieci anni della raccolta “porta a porta” dei rifiuti, ritardo inestricabilmente legato alla sopravvivenza di Treviso Servizi?”.