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19 aprile 2024

Nord-Est

Il quorum di Zaia

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Il quorum di Zaia

Il voto è tratto. Il referendum consultivo sull’autonomia del Veneto ha superato il quorum. E adesso? Adesso ci aspetta una montagna di chiacchiere. Una cima di analisi politoillogiche, un promontorio di accuse e difese, un altopiano di schieramenti posteriori alla ‘battaglia’. Per assegnare l’alloro al ‘vincitore’.

 

Perché, in questa fase (che chissà dove, come, quando porterà a qualche risultato fattivo), le chiacchiere tenteranno soprattutto di stabilire chi ha vinto. Il Veneto (cioè il soggetto della consultazione)? La Lega? O uno-per- tutti Zaia? Secondo me a ‘vincere’ è stato proprio il governatore veneto. Quello che ieri, verso le quattro del pomeriggio, ha invitato appassionatamente tutti a non ‘cantare vittoria troppo presto’, a smetterla di smanettare sullo smartphone mandando whatsappelli sul quorum superato.

 

“Un conto - ha detto Zaia nel pomeriggio ottobrino - è superare il quorum col 50 più uno, un conto col 53, 54, 80 per cento…”. Alla fine la percentuale è stata del 58% in Veneto, e del 40 in Lombardia. E questo chiarisce, matematicamente, che la ‘vittoria’ non è stata della Lega (Maroni si può incartare la modesta affluenza), ma di Zaia.

 

E il dato dice anche che - nonostante i primi commenti che ora danno per certa un’alleanza Lega-Berlusconi - Berlusconi c’entra come la zucca nello spiedo. Altro che Veneto autonomo. Ieri ha ‘vinto’ l’autonomia di Zaia. Che ha raggiunto un ‘risultato’ trombato in una catena di altre occasioni.

 

I precedenti. Il referendum sull’autonomia del Veneto infatti era stato proposto fin dal 1991 (da DC, Psi, Pri, Liga Veneta contraria), nel 1998 da quell’esempio di onestà cristiana che è Galan (allora governatore), nel 2001/2002. Poi c’era stato il tentativo di un referendum costituzionale. Senza nulla di fatto.

 

Oggi, anzi ieri, il referendum sull’autonomia si è tradotto in una consultazione reale. Che è costata al Veneto 14 milioni di euro. Non briciolette. Il futuro? Lasciamo che ‘parlino’ i fatti. Perché quello del 22 ottobre - ricordiamolo - non è un referendum giuridicamente vincolante. E’ - che so? - una sorta di sondaggio. Che ha stabilito (ma già si sapeva) che i veneti votanti vogliono l’autonomia della regione. E che Forza Zaia è il nuovo (?) partito.

 


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