29/03/2024pioggia debole

30/03/2024pioggia debole

31/03/2024pioggia debole e schiarite

29 marzo 2024

Mogliano

Questione mercurio: «Delusi dalla Regione»

Mercoledì a palazzo Balbi incontro tra l'assessore regionale Bottacini e i comuni di Mogliano, Preganziol e Casier

|

|

Questione mercurio: «Delusi dalla Regione»

MOGLIANO - Questione inquinamento da mercurio delle falde acquifere della bassa trevigiana, rimane serrato il  confronto  tra i Comuni di Mogliano Veneto, Preganziol , Casier e la Regione Veneto.

 

Si è tenuto oggi, mercoledì, a palazzo Balbi a Venezia un incontro che, parole del comue moglianese, «si è rivelato purtroppo particolarmente deludente».

 

I Comuni rappresentati rispettivamente dall’assessore Oscar Mancini per Mogliano, dal Sindaco Paolo Galeano per Preganziol, dal sindaco Miriam Giuriati insieme all’assessore Paolo Calmasini per Casier, hanno avanzato precise e motivate richieste all’assessore regionale Gianpaolo Bottacin (nella foto).

 

«Senza ottenere alcun impegno apprezzabile» spiegano i comuni in una nota.

 

Due le richieste avanzate oggi. La prima, attivare un’indagine idrogeologica per ricercare la fonte primaria dell’inquinamento, allo scopo di bonificare l’area e interrompere i flussi inquinanti.

 

La seconda: contribuire a finanziare l’estensione della rete acquedottistica per garantire acqua salubre a tutti i cittadini.

 

La nota prosegue: «L’assessore regionale alle richieste dei Comuni ha opposto la scarsità delle risorse a disposizione del suo assessorato per realizzare gli obiettivi indicati, avanzando il dubbio della loro utilità, particolarmente per quanto riguarda la possibilità di individuare la causa dell’inquinamento.

 

Mentre si è detto disponibile a sollecitare l’ARPAV affinchè estenda l’area dei monitoraggi».

 

I Comuni hanno ribadito che si tratta di una misura necessaria e persino ovvia ma non sufficiente. «Il recente rapporto dell’ARPAV ci dice infatti che l’inquinamento delle falde non accenna a diminuire anche nei comuni situati a nord. Ne consegue che non bastano i monitoraggi a campione, occorre individuare la fonte primaria della contaminazione e chiudere il “rubinetto”.

 

La nostra posizione è avvalorata anche dall’ipotesi da avanzata da Arpav circa la possibilità che il mercurio sia stato immesso “più a monte” ovvero “rilasciato sul suolo in corrispondenza di un acquifero indifferenziato”. Ne deriva appunto che il semplice monitoraggio dei pozzi contaminati a valle non ci consentirà mai di risalire alle cause dell’inquinamento».

 



Leggi altre notizie di Mogliano
Leggi altre notizie di Mogliano

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×