Questa sera a Ponte Dante la vecia Checca Prometto a processo
Sarà accusata di tutte le magagne della città: dai "tosati" di piazza dei Battuti, alle multe ai ciclisti in viale Vittorio Veneto
| Isabella Loschi |
TREVISO - Sarà processata questa sera la siora Checca Prometto, colpevole di tutti i mali dell’anno appena trascorso. L’appuntamento con la 52esima edizione del Processo alla vecia, è alle 20.40 a Ponte Dante dove sarà allestito il patibolo. A darne l’annuncio “questi pochi botegheri che, insieme ai supermercati, materie, formare e osti, i dopara tuti el lievito par aumentar i pressi”.
Tutte le colpe verranno Accusa, difesa e giudice (imparziale) pronti a darsi battaglia a suon di dialetto trevisan, per l'anziana appesa lungo il Sile le cui colpe verranno messe in piazza dalla creatività dell’ormai noto e rinomato tribunale composto da Gianfranco Crespan nel ruolo del pubblico ministero Conte Calsina, Renato Pasqualin nel ruolo di avvocato delle cause perse Ildebrando Uganieimega, e di Maurizio Meneguz nel ruolo del magistrato Tarquinio Saltabussola.
All’imputata vengono attribuite le colpe del “singanaio” che tiene in ostaggio Santa Maria dei Battuti, del regolamento del verde “che xe na roba da mati”, delle multe "messe e cavae", dei sacchetti biodegradabili che “se paga do volte al supermercato”. L’epilogo è scontato: la vecchia signora, unica responsabile, sarà data al rogo.
Il processo è organizzato dal Gruppo Folkloristico Trevigiano con la collaborazione dell’associazione Amici al Ponte Dante, il Ser-Servizio Emergenza Radio, con l’aiuto dei Sommozzatori Treviso che illumineranno il Sile con le torce colorate, e ancora il gruppo storico "Selva Nostra”.