PONTE DI PIAVE - Rotatoria di Levada di Ponte di Piave all’orizzonte? Se ne parla da tempo: per realizzarla sarebbe necessario modificare l’entrata storica, nonché procedere ad un esproprio parziale dell’area nella quale sono insediati i locali produttivi e commerciali della Birreria San Gabriel.

Com’è la situazione? La Vicesindaco ed assessore alle attività produttive Silvana Boer ha dichiarato: «A quanto mi risulta, allo stato attuale, nessuna convenzione fra il Comune di Ponte di Piave ed il birrificio è stata ancora firmata, anche se sostanzialmente i proprietari sono d’accordo nel sottoscrivere il documento già approvata dalla Giunta Comunale.

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Il percorso per il raggiungimento di un accordo definitivo non sembra immediato

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Il ricorso al Tar, inoltrato dalle attività commerciali contro il progetto originario per la realizzazione della nuova rotatoria nell’intersezione fra la strada regionale Postumia, la provinciale Abbazia e Via Ferrovia, è ancora pendente».

Il vicesindaco prosegue: «Il percorso per il raggiungimento di un accordo definitivo sembra quindi non immediato.

Al momento vi è solo la manifestazione della disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale di modificare il progetto originario fonte dell’attuale contenzioso. Una volontà esplicitata tramite una bozza grafica che prevede una limitazione della superficie da espropriare e quindi definita “meno devastante” per le attività.

L’iter prevede la realizzazione di una variante al progetto che tenga conto dell’intervenuto accordo tra le parti».

Però c’è un però: «Arrivati a questo punto vi sarebbe comunque un ulteriore nodo da risolvere, forse il più importante, poiché relativo alla copertura finanziaria dell’opera che inizialmente, secondo un accordo di programma firmato dal Comune di Ponte di Piave nel 2014, avrebbe dovuto essere realizzata da Veneto Strade.

Una volta svanita tale possibilità - continua il Vicesindaco, anche nella sua qualità di Assessore al Bilancio - la copertura è stata individuata nel piano delle opere triennali 2018-2020 con un contributo regionale di almeno 200.000 euro del suo costo complessivo previsto in circa 350.000 euro.

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Non mi sento di illudere i cittadini sui tempi di realizzazione dell’opera

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Di tale contributo però al momento non vi è alcuna certezza, poiché non c’è stata ancora partecipazione a nessun bando che ne possa assicurare il cofinanziamento. Pertanto non mi sento di illudere i cittadini sui tempi di realizzazione di un’opera che, seppur indicata al massimo livello nella scala delle priorità, non ha ancora un crono programma ben definito né per la parte progettuale né per quella finanziaria».