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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Quando l’hai fatto la prima volta?

Il “sesso” tra i ragazzi vittoriesi è (ancora) una questione tabù? No. O forse (solo) un po’

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Quando l’hai fatto la prima volta?

VITTORIO VENETO - Uno fra i temi più caldi nella nostra società è indubbiamente il sesso. E se questo riguarda ragazzi di medie e superiori, la faccenda diventa bollente. Decido quindi di armarmi di block-notes, penna e bicicletta (ho ancora 17 anni) e di raccogliere un po’ di storie, impressioni e preoccupazioni di giovani e giovanissimi vittoriesi (fra i 14 e 18 anni) sull’argomento: mi apposto ad angoli di strade, mi aggiro tra giardini e stazione delle corriere, intervisto i nullafacenti che aspettano il treno. Ad eccezione di qualcuno che si trincera dietro una risata imbarazzata, con mia sorpresa si dimostrano tutti bendisposti e mi chiedo se questo sia l’effetto di una società ormai lontana dal puritanesimo. Ma forse sono semplicemente incuriositi da quest’estranea che con tranquillità indaga gli aspetti più intimi della vita.

 

La vostra prima volta?

Un ragazzo azzarda un “prima del matrimonio” ma non riesce neanche a finire la frase che stanno già tutti ridendo. Una buona maggioranza mi dice che l’età giusta è intorno ai 16/17 anni (preferibilmente con un qualcuno di più grande), ma più di qualcuno mi racconta di essere ancora vergine. “Il problema non è la tipa, magari quella l’ho trovata, ma l’occasione. Se i suoi stanno fuori 10 minuti, non fai mica tutto in così poco” (maschio, 15 anni).

Secondo voi, c’è una fascia d’età più ”attiva”?

Le 2000, 2001 te le ritrovi lì in discoteca con le gambe aperte. E se non lo fai con loro si arrabbiano” (maschio, 17 anni). “E poi qualche volta è difficile distinguerle dalle altre, ti sembra abbiano 17-18 anni, qualcuna anche maggiorenne. Se vai con una piccola, può essere perché ti sei confuso. Ma io ho una tattica: do in mano il gettone della macchina: se non sa cos’è, allora stai approfittando dell’ingenuità di una bambina”. (maschio,19 anni)

 

Perché il sesso?

“Alcuni pensano che vivere sia questo. Lo fanno per sentirsi più grandi, ma se glielo fai notare ti menano” (femmina, 15 anni). “E’ colpa dei genitori che adesso non insegnano più niente. C’è la moda della mamma-amica, i genitori concedono troppo... e poi è naturale che accadano queste cose. Le ragazze bruciano tutte le tappe e si ritrovano depresse a 20 anni perché non sanno più che fare”(femmina, 18 anni). “E’ la società. Voglio dire.. piazzano in televisione donne da paura e poi è normale che a uno venga voglia quando si trova sempre queste cose davanti”. (maschio, 19 anni)

 

Quindi la colpa è di quelle ragazzette che potrebbero non lasciarsi condizionare.. (Per i ragazzi) Se vi trovaste una ragazza bella da paura che ci sta con voi, ci andreste anche se non la conoscete? “Ogni scopata è bella. E poi è una cosa comoda: mi annoio a scrivere sempre a una persona e aspettare che ci stia” (maschio, 19 anni). E quando un quindicenne mi dice che lui non ci starebbe perché la ragazza deve piacergli veramente, l'amico ride: “Sei un uomo da sposare”.

 

Metodi contraccettivi? “La plastichetta .. hai capito, no?” (maschio, 14 anni). Una diciassettenne aggiunge “anche perché mi dimentico di prendere la pillola ogni tanto”

 

Nessun metodo anticoncezionale è infallibile ( il profilattico ha un’efficacia fra il 97% e il 99% se ben usato e se mal usato intorno al 84%, mentre la pillola intorno al 99%, ma le dimenticanze e disattenzioni la abbassano al 92%.) e il periodo della tarda adolescenza è particolarmente a rischio poiché gli ovuli stessi sono più sani e vengono prodotti con più frequenza. Considerando ciò, cosa fareste se lei rimanesse incinta? “Beh, hai una sfiga disumana!” (la risposta è quasi unanime). Ma un ragazzo sui 19 anni spiega: “Ovunque c’è una percentuale che qualcosa vada male. Se pensi a tutto ciò che potrebbe succederti, non potresti neanche uscire di casa. Anzi.. anche a casa può succederti una disgrazia, tipo che ti cada un mattone in testa. Non ci vivi se credi che le cose andranno male. Ma dico, tu per questo non lo fai?”

Insisto: se la “tua” ragazza restasse incinta? “Se fossi un ragazzo, mi accerterei che il bambino sia mio. Magari lei è una di quelle che si passano tutti e poi cerca di rifilartelo!” (femmina, 16 anni) Una gravidanza a quest’età, mi dicono, rovina la tua vita e quella del bambino, e io voglio finire la scuola, ho delle ambizioni. E poi non posso dargli ciò di cui ha bisogno, non ce l’ho neanche io” (femmina, 18 anni).

 

C'è qualche voce fuori dal coro, inaspettatamente maschile. “Le starei vicino, non cercherei di convincerla ad abortire ma se lei non vuole, forse è meglio così” (maschio,14 anni). A un certo punto un ragazzo seduto su una panchina mi racconta che a lui è successo.“Ho sbagliato, lei ha abortito e io non l’ho più rivista”. Parla in fretta e non dice di più.

 

Si consideri che l’aborto, anche volontario, può avere ripercussioni gravissime sulla donna. Le conseguenze sono psicologiche, con sensi di colpa che possono portare a stress, depressione, disturbi del comportamento alimentare o da uso di sostanza, alcolismo. Nei casi più gravi, anche al suicidio. Un intervento effettuato in modo non adeguato può compromettere anche la possibilità di avere altri figli. Quando dico questo mi guardano sorpresi: non so se mi credono, ma sono impressionati. “Beh, io lo faccio e se viene un figlio ciao” . “Allora sei proprio un bastardo!”.

C.G.

 


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