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19 aprile 2024

Treviso

QTV1 Quaderni Trevigiani

Pubblicato il primo numero

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

QTV1 Quaderni Trevigiani

TREVISO - E' disponibile il primo Quaderno trevigiano edito da il Marco Polo, finito di stampare nel mese di marzo 2015.

La pubblicazione, di un centinaio di pagine, è curata da Leone Cimetta e Giovanni Tonella.

Le prefazioni sono state scritte da Alessandra Moretti e Giovanni Manildo.

 

La Moretti plaude " all'obiettivo di innescare una riflessione su tematiche importanti per la costruzione della proposta politica e amministrativa. Al giorno d'oggi, specialmente nel Veneto, analisi che cercano di nobilitare l'azione politica scarseggiano e noi dobbiamo invece promuoverle il più possibile, soprattutto per dare nuovo slancio alla politica.

Crediamo che gli innumerevoli comunicati stampa di Zaia si debbano sostituire con profonde riforme che diano dinamismo al Veneto".

Il sindaco Manildo parte dal messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che al momento dell'insediamento ebbe a dire: " per la nostra gente, il volto della Repubblica e quello che si presenta nella vita di tutti giorni: l'ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo".

Per fare ciò che il nostro presidente che chiede, serve credere in progetti innovativi. Per porre i musei, al pari di servizi come l'ospedale, il municipio la scuola, per farli diventare luogo primario dell'aggregazione civica quotidiana e insieme il volano per il rilancio dell'economia locale, per sostenere e anzi ampliare l'offerta culturale, il ricorso a nuove fonti di finanziamento, a nuovi progetti, anche provenienti da privati, diventa necessario.

Ringrazio gli autori di questa pubblicazione che ci offrono una serie di spunti di riflessione su nuove opportunità di crescita e rigenerazione per il nostro territorio".

 

Ne abbiamo parlato con il promotore e curatore dell'iniziativa Giovanni Tonella, docente universitario, professore nella scuola superiore e capogruppo PD di Treviso.

Ecco l'intervista.

1. Prima uscita di QTV1: come e perché è nato questo primo quaderno trevigiano?

Oggi i partiti, che si sono sfilacciati, si affidano a fornitori di politiche pubbliche o alle lobbies, o sono solo comitati elettorali. Credo che questo contribuisca a generare la crisi della democrazia, che produce quasi una controdemocrazia in termini di critica politica, a volte positiva, ma a volte troppo caratterizzata da derive demagogiche e distruttive, come il grillismo e il salvinismo lepenista dimostrano. I partiti devono recuperare la funzione potenziale di coinvolgere e mettere in rete la parte più attiva del Pubblico e investire anche in capacità intellettuali proprie, per essere reali interlocutori dei fornitori di politiche pubbliche ed essere aperti alla società. L'idea è nata nell'estate, dopo la mia l'esperienza in questi anni nel Pd, raccontata in una pubblicazione "Dai DS al PD: scritti politici" (2014), che raccoglieva i miei interventi sugli argomenti più disparati, dalla politica estera alle politiche empiriche per descrivere il mio percorso politico, da segretario di sezione dei Ds fino alla militanza nel PD. In questo percorso legato al fare coglievo due limiti: era rivolto al passato e viveva di "solitudine", proprio perché scritto da uno solo. Di qui la proposta di fare una cosa collettanea rivolta al futuro e al presente. Il PD non può vivere di bisogno elettoralistico, ma necessita di cultura politica e di elaborare un profilo più avanzato rispetto alla campagna elettorale coinvolgendo con nuovi strumenti il mondo del centro-sinistra e le figure dell'università e della società, della cultura e dei corpi intermedi. 

2. Chi ha partecipato all'iniziativa?

Leone Cimetta, giovane ricercatore di matematica, Isabella Gianelloni, storica e consigliere comunale di Conegliano, Marco Golfetto legato al mondo agricolo, Fabio Marzella ricercatore sociale e sociologo dei consumi, Stefano Pelloni bocconiano e giovane segretario provinciale dei GD, Enrico Quarello ex segretario del PD trevigiano, cooperatore e membro cda di AscoPiave, Chiara Tullio, ricercatrice universitaria e giovane assessore alla cultura di Roncade, e Giacomo Vendrame, segretario provinciale della Cgil di Treviso. A questo primo numero seguirà un altro, che sta già vedendo l’adesione di ricercatori sociali e figure militanti del partito che hanno qualcosa da dire anche a partire dalla loro professionalità o dai loro interessi. L’iniziativa editoriale è aperta ed espansiva.

3. Quali le prospettive, per evitare di considerare il quaderno legato alla contingenza elettorale?

Appunto si tratta di un progetto che nasce a prescindere dalla campagna elettorale, e che in qualche modo è maggiormente funzionale al governo e alla animazione di qualità del dibattito politico alto. Inoltre il progetto come sopra ricordato avrà uno sviluppo ulteriore. L’Obiettivo è almeno fare 3 numeri l’anno. Stiamo ragionando anche su di un numero tematico su Treviso, che potrebbe coinvolgere il gruppo consiliare di Treviso e la giunta. Si tratta di un progetto molto flessibile e aperto alla collaborazione di tutti.

4. Quale strategia per il coinvolgimento di personaggi non legati alla politica di prima linea?

La strategia si fonda a) sulla questione dell’orizzonte comune dei problemi: a partire da problemi comuni si cerca di fornire una sede di confronto, b) sulla ritrovata credibilità della politica, che così a partire dai contenuti e dalle elaborazioni di prospettiva è in grado di coinvolgere interlocutori.

 
 

 


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