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28 marzo 2024

Treviso

Provincia, ridurre i costi della politica! Proposta bocciata

Zabotti (Marca Civica): “Si è persa l’occasione per dare un segnale di rinnovamento”.

| Davide Bellacicco |

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| Davide Bellacicco |

TREVISO-Un Consiglio Provinciale dominato da aspre tensioni quello di lunedì 24 febbraio, tensioni generate dalla scelta del Presidente di attuare un rimpasto di giunta atto a ridurre la presenza nella stessa di esponenti del Nuovo Centrodestra a vantaggio di Forza Italia.

 

In considerazione delle dimissioni del sindaco di Conegliano, Floriano Zambon (foto in alto), la vicepresidenza è stata affidata all’ing. Franco Bonesso e, con essa, le deleghe all’edilizia scolastica ed alla formazione professionale. Se da una parte, poi, la revoca delle deleghe di Mazzoccato ha suscitato molte perplessità, dall’altra uno dei nodi della vicenda ha visto protagonista le dimissioni dell’assessore Noal, dimissioni formalizzate e protocollate ma rifiutate dal Presidente Muraro (emblematica è la presenza del nome dell’assessore, assente, fra i banchi della giunta). Entra in giunta, con deleghe a cultura e turismo, anche Silvia Moro.

Incalzato dal capogruppo PD, Dus, Muraro ha motivato il rimpasto di giunta con la riorganizzazione del panorama partitico e la ricerca di un nuovo equilibrio politico. Silvestri (UDC) ha evidenziato i contrastiche hanno preceduto questa operazione, fra le anime che compongono la maggioranza.

 

Fava (Forza Italia) evidenzia il rapporto di continuità fra l'ex PDL e il suo partito anche relativamente agli accordi elettorali. La questione, in verità, sarebbe oggetto di dibattito, dal momento che, se non si pongono dubbi sul fatto che quella di NCD sia stata una scissione dal Popolo della Libertà a poche ore dalla nascita di Forza Italia, non sarebbe, invece, indifferente sottolineare come quest'ultima formazione abbia solo accolto, come un contenitore, i restanti iscritti del partito nato nel 2008 (mai scioltosi), come si desumerebbe dal documento approvato nel celebre Consiglio Nazionale del 16 novembre 2013, nel quale si fa esplicito riferimento ad una "sospensione delle attività del Popolo della Libertà, per convergere verso il rilancio di Forza Italia". Probabilmente, quindi, nessuno dei due partiti potrebbe reclamare, ad oggi, una effettiva continuità, ma la questione, anche a livello nazionale, è effettivamente molto controversa. 

 

Assai critico è stato Gabrielli (foto a destra), capogruppo in Consiglio per il Nuovo Centrodestra, il quale, associandosi alle pungenti valutazioni dei gruppi di minoranza concernenti l’inutilità di provvedere a sostituzioni dinnanzi ad una rilevante e continua riduzione delle competenze della Provincia a favore della Regione e per ragioni di antieconomicità, ha annunciato che il suo gruppo concederà un appoggio esterno all’attuale amministrazione da valutarsi caso per caso sulla base della qualità delle singole proposte.

Il dibattito si lega anche ad un ordine del giorno, presentato da Gabrielli, finalizzato alla riduzione dei costi dell’amministrazione provinciale, negli ultimi tempi lievitati. Gabrielli, con il sostegno delle minoranze, ha proposto di reindirizzare i fondi recuperati alle politiche famigliari e di incentivo al lavoro, una strategia ritenuta doverosa ed essenziale in tempo di crisi. Il voto contrario di Lega Nord e Forza Italia (coalizione di maggioranza in provincia) ha determinato la bocciatura dell’O.d.G., con grande rammarico delle opposizioni e dello stesso esponente del Nuovo Centrodestra che lo aveva proposto.

Marco Zabotti, Marca Civica, (foto a sinistra) visibilmente sconcertato e amareggiato dalla linea tenuta dalla maggioranza sia sulla discussa opportunità delle sostituzioni in giunta, sia per quanto concerne l’esito della votazione sull’ordine del giorno di NCD, ha commentato: “Si è persa l’occasione per dare un segnale di rinnovamento e di attenzione ai costi della politica”.  

 

 


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Davide Bellacicco

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