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19 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

IL PROSECCO E' PATRIMONIO DEL NORD EST

Sancito il nuovo disciplinare. Il vino è protetto a livello internazionale

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IL PROSECCO E' PATRIMONIO DEL NORD EST

Valdobbiadene - “Il vino Prosecco è ora patrimonio solo del territorio del Nord Est, tutelabile a livello mondiale perché prende il nome dalla località omonima vicino a Trieste dalla quale il vitigno ha preso le strade del trevigiano”. Un euforico Franco Manzato, vicepresidente della Giunta veneta, ha salutato con queste parole il decreto ministeriale che sancisce il nuovo disciplinare del prosecco, che con le due DOCG e la nuova DOC interregionale veneto – friulana diventa la più vasta e importante Denominazione Italiana.

Dal 1° agosto, infatti, la DOC Prosecco e le due DOCG storiche saranno protette come DOP nel registro dell'Unione europea.

Con il riconoscimento della DOC “Prosecco” non sarà più possibile utilizzare, in etichettatura e presentazione, il nome della varietà di vite “Prosecco” per altri vini, compresi i vini spumanti designati con nome di vitigno e i vini ad indicazione geografica tipica preesistenti  (“Alto Livenza”, “Colli Trevigiani”, “delle Venezie”, “Marca Trevigiana”, “Veneto”, “Venezia Giulia” e “Vigneti delle Dolomiti”).

“Questa operazione – ha aggiunto Manzato – riconosce e valorizza il territorio che ha reso famoso il Prosecco con le nuove DOCG “Conegliano Valdobbiadene” e “Asolo” o “Colli Asolani” e la possibilità di riportare in etichetta il termine geografico “Prosecco Treviso DOC” per le uve e per i vini elaborati in provincia di Treviso”.

“È una grande vittoria per la tutela e valorizzazione di questo vino simbolo del made in Italy di qualità, un importante traguardo – commenta invece il Ministro alle politiche agricole Luca Zaia – raggiunto anche grazie alla collaborazione e al lavoro congiunto degli operatori della filiera, delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle DOC e IGT”.

"Con la pubblicazione del Decreto Conegliano Valdobbiadene entra nell’olimpo dei  migliori vini d’Italia: le DOCG – afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami. - I numeri parlano chiaro. Nel nostro paese le denominazioni di origine sono 357, di cui solo 41 docg. Il passaggio ai vertici della qualità sarà una grande opportunità perché conferma che Conegliano Valdobbiadene ha tutte le carte in regola per essere uno dei vini più rappresentativi del nostro Paese.”

Ora il tavolo della filiera trevigiana, d’intesa con la Regione, gli altri soggetti di rappresentanza e tutti i produttori, dovrà diventare una vera e propria cabina di regia per ottimizzare l’intera macchina di coordinamento relativa a questo prodotto, che sta superando la soglia del milione e mezzo di ettolitri.

 


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