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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

I profughi e lo spreco di pane, in città infuria la polemica

Il leghista Da Re pubblica le foto del cibo da buttare: "Vergogna vergogna vergogna"

| Roberto Silvestrin |

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I profughi e lo spreco di pane, in città infuria la polemica

VITTORIO VENETO - Un bidone stracolmo e altri due sacchetti pieni di pane, da buttare. Questo il “panorama” immortalato dalle foto che il segretario nazionale della Lega Gianantonio Da Re ha postato sul suo profilo Facebook.

 

Sono stati fotografati fuori dall’hotel Winkler San Floriano a Vittorio Veneto, dove sono ospitati i profughi: “Lo spreco dei richiedenti asilo quando a pagare sono i contribuenti veneti. Vergogna vergogna vergogna” la didascalia che Da Re ha pubblicato a commento delle immagini.

 

Per la verità lo scatto è opera del consigliere comunale leghista Bruno Fasan, che da tempo nota gli sprechi alimentari del centro. “Non è la prima volta che accade – conferma Da Re – ogni volta che passano a raccogliere l’umido ci sono i sacchetti del pane”. Una situazione che si protrae da tempo, e che ha esasperato i leghisti, portandoli alla protesta via web. 

 

 

“Si può sbagliare le prime volte – continua il segretario, riferendosi alle quantità di cibo – ma non sempre e in questo modo”. Sulle responsabilità di questa mala gestio si dovrà quindi fare chiarezza, come si evince dalle dichiarazioni di Da Re: “Bisogna capire chi è il responsabile. Non do la colpa ai profughi, probabilmente è una questione che riguarda le cooperative”.

 

Attualmente la gestione dell’hotel vittoriese è in mano alla Cps (che si occupa della parte sanitaria) e a Nova Facility, ma sui numeri delle persone ospitate non c’è alcuna certezza.

 

“Ufficialmente ce ne sono 40, ma in realtà non ci dicono più né numeri né nient’altro” chiosa Da Re. Di certo c’è solo il numero delle carte d’identità rilasciate ai profughi da quando è stato attivato il sistema di accoglienza in città: 309, come annunciato dall’assessore Giuseppe Costa in consiglio comunale.

 

L’assessore al sociale e alle politiche sull’immigrazione Barbara De Nardi - interpellata in mattinata sui fatti dell’hotel Winkler - non ha voluto invece rilasciare nessun tipo di dichiarazione, rifiutandosi categoricamente di rispondere a qualsiasi domanda.

 


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