TREVISO - Altri 40 profughi sono arrivati oggi a Treviso. Altri 10 domani. Prosegue il flusso di migranti che in questi giorni stanno raggiungendo la Marca.

La maggior parte del nuovo contingente, diviso a piccoli gruppi, sarà accolto dalla coopertive, associazioni e abitazioni private che sono state messe a disposizione della Prefettura, impegnata nella difficile gestione dell'emergenza. Per gli altri stranieri, al momento, resta ancora l’accampamento provvisorio approntato da mercoledì nell'ex libreria “Mondadori”, all’interno della stazione ferroviaria di Treviso.

Mentre la Prefettura sta cercando soluzioni per rispondere ai prossimi, imminenti, arrivi, che non possono certo stare in stazione, il sindaco Giovanni Manildo invita il Prefetto a trovare una soluzione organica e ad utilizzare le caserme attive: "Siamo davanti a un’emergenza quotidiana che non può essere gestita cercando delle soluzioni di fortuna tutti i giorni”.

“Abbiamo una città da gestire, una comunità a cui dare risposte, abbiamo tantissimo lavoro da fare e dobbiamo soprattutto pensare al bene dei nostri cittadini -sottolinea il primo cittadino - Non possiamo spendere ogni giorno ore al telefono per gestire ieri 30 arrivi, oggi 40 e domani chissà quanti. Per questo chiedo al Prefetto di individuare delle soluzioni organiche che, pur rispondendo alla logica dell’emergenza, non ci mettano nella condizione di dare risposte a singhiozzo. Mi riferisco all’ipotesi di accogliere queste persone in caserme attive, a Treviso per esempio la De Dominicis. L’accoglienza avverrebbe così in spazi sicuramente più adeguati e idonei, senza mettere in condizione di disagio nessuno. Non è accettabile continuare ad utilizzare spazi palesemente inadeguati, come la stazione, o pensare di lasciare queste persone nei giardini pubblici come accaduto a Padova".