19/04/2024sereno

20/04/2024poco nuvoloso

21/04/2024poco nuvoloso

19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Profughi all'aerocampo? "Ecco come evitarlo"

Dopo il fallimento dello Sprar, la Rete Solidale propone l'Extra Sprar

| Stefania De Bastiani |

immagine dell'autore

| Stefania De Bastiani |

Profughi all'aerocampo?

VITTORIO VENETO - Ci sono città, in Italia, dove i profughi vengono accolti senza che nessuno se ne accorga. Ci sono luoghi dove l’integrazione è semplice e dove la parola emergenza non viene usata. Trieste, città dove i migranti hanno anche una trasmissione radiofonica tutta loro, è un modello, per l’accoglienza.

La città ospita oltre 800 richiedenti asilo e anche se negli ultimi mesi non sono mancati accampamenti di fortuna a breve termine, la città dal 2012 ha messo in atto un progetto che prevede la collocazione dei migranti in appartamenti. Un modello di accoglienza diffusa che potrebbe essere preso come esempio. Anche qui: tra Vittorio Veneto, Fregona e Cappella Maggiore, comuni che “avrebbero voluto aderire allo Sprar ma”.

 

Dopo il fallimento - secondo alcuni “programmato e voluto” - dell’Amministrazione vittoriese che aveva cercato di aderire al progetto Sprar a due settimane dalla scadenza del bando e “in sordina”, si presenta ora una nuova opportunità che farebbe sì che i tre comuni possano accogliere in maniera ordinata e degna. Che scongiurerebbe la possibilità di ulteriori ammassamenti di migranti in città, come il campo profughi che potrebbe sorgere all’aerocampo di San Giacomo. Un’occasione - anche - per dare un tetto ai senza tetto e per evitare che i profughi che ottengono la protezione umanitaria non pesino sulle tasche del Comune.

Questa occasione è il modello Extra-Sprar e, a proporlo ai sindaci, è la Rete di Cittadinanza Solidale che, presentando Trieste come modello, chiede: “Perché non farlo anche qui?"“

 

"I nostri Comuni - spiega la Rete solidale - possono risolvere in un colpo tre problemi: evitare nuovi arrivi di massa di profughi; sgravare i comuni dall’obbligo di assistenza ai titolari di protezione umanitaria; dare un tetto temporaneo ai senzatetto, italiani e non”.

Secondo la Rete la soluzione a queste tre problematiche sta nell' Extra Sprar: “In base a tale progetto la Prefettura stipula una Convenzione con Comuni e Enti gestori per garantire accoglienza sia ai profughi sia ai titolari di protezione umanitaria - specifica la Rete solidale - Il modello di accoglienza è quello dello SPRAR, con direzione/coordinamento/controllo in capo ai Comuni. In questo caso, però, l’ Ente Gestore non deve avere la “comprovata esperienza di due anni” richiesta dal bando SPRAR e quindi sarà più facile trovarne uno qualificato di gradimento delle amministrazioni. La Prefettura finanzierebbe ai Comuni o all’Ente Gestore l’accoglienza di 25 rifugiati (vedi SPRAR), secondo un modello diffuso fatto di piccoli nuclei abitativi e qualitativamente soddisfacente.”

 

Ai sindaci di Vittorio Veneto, Fregona e Cappella Maggiore è arrivata una lettera in cui la Rete presenta in maniera dettagliata la proposta. “L’attivazione del progetto Extra Sprar - conclude la Rete - va subordinata ad alcune condizioni: l’impegno della Prefettura a non aprire altri Centri di accoglienza straordinaria e a non ampliare quelle esistenti in città; la priorità di accesso ai titolari di protezione umanitaria che devono uscire dall’accoglienza, sgravando i comuni dall’obbligo di assistenza previsto per legge; la realizzazione di un “dormitorio diffuso” per senzatetto, italiani e non, ospitati su richiesta e a carico dei Comuni“.

 

L’assessore alla politiche sociali Barbara De Nardi commentando, lo scorso febbraio, il fallimento del progetto Sprar aveva spiegato di aver ricevuto dei contatti informali per partecipare al bando ma “purtroppo da chi non possedeva il requisito di esperienza pluriennale specifica nel settore richiesto dal bando nazionale”.

Ora, questo requisito non serve. E, forse, è stato trovato un modo per evitare che l’area verde di San Giacomo si trasformi in una tendopoli per centinaia di profughi. Che è ciò che tutti temono, no?

 



foto dell'autore

Stefania De Bastiani

SEGUIMI SU:

Leggi altre notizie di Vittorio Veneto
Leggi altre notizie di Vittorio Veneto

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×