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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

Profughi alla Gotti, Tonon chiama il Prefetto

«Mi è stata confermata che c’è questa ipotesi»

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Profughi alla Gotti, Tonon chiama il Prefetto

VITTORIO VENETO - «Il comune non è stato informato con documento ufficiali, mi sono quindi premurato di chiamare il prefetto che mi ha confermato che c’è questa ipotesi»: così il sindaco di Vittorio Veneto, Roberto Tonon, stamane, è intervenuto sulla notizia trapelata ieri che vede l’ex Caserma Gotti indicata dal Ministero degli Interni come centro di accoglienza per i profughi in Veneto.

 

«Mi auguro che a breve si possa essere informati anche in maniera più dettagliata su quelli che sono i progetti – continua Tonon -. E’ chiaro che Vittorio Veneto ospita già un centinaio di profughi, è il comune che in provincia ospita più di tutti e quindi credo che noi abbiamo già sufficientemente dimostrato lo spirito di accoglienza che il comune ha. Se c’è un accordo Stato-Regioni riteniamo debbano essere individuate anche altre ipotesi». Su “altre ipotesi” ieri sera la parlamentare trevigiana Simonetta Rubinato aveva invitato il governatore Luca Zaia a indicarle al Ministero dal momento la partita per la Gotti «è ancora aperta».

 

Tonon ha parole a replica anche per l’ex sindaco Gianantonio Da Re: «Che si chiamasse Nostradamus, anziché Da Re, non lo sapevo. Se sapeva ed era informato è gravissimo che non avesse comunicato ufficialmente la cosa. Se invece è una sparata… Per inciso, se l’amministrazione Da Re avesse pensato alla possibile valorizzazione delle caserme cittadine, invece di disinteressarsene esplicitamente come affermato in una conferenza stampa a fine 2012 e dimostrato dalla mancata assunzione di qualsiasi iniziativa di trasformazione urbanistica, oggi la decisione paventata non sarebbe nemmeno ipotizzabile».

 

E ora? «Mi auguro che ci sia un fronte comune di tutto il territorio per scongiurare tutto questo. L’amministrazione – prosegue il sindaco - si sta attivando con i parlamentari e sottosegretari (Filippo Bubbico e Gianclaudio Bressa ndr) per cercare di chiarire la situazione visto che ufficialmente non ne siamo informati. Spero di riuscire a parlare con qualche sottosegretario prima dell’arrivo del ministro Pinotti (lunedì 10 novembre sarà a Vittorio Veneto per l'inaugurazione del museo della Battaglia ndr)».

 

E proprio per il giorno in cui Vittorio Veneto accoglierà il ministro della difesa Roberta Pinotti, Gianantonio Da Re sta mettendo a punto una contro-manifestazione alla quale ha invitato il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. «La stiamo definendo in queste ore – spiega il consigliere -, ma stiamo anche pensando di ristampare quei volantini in cui annunciavamo l’arrivo dei profughi a Vittorio Veneto, quelli per cui Tonon voleva denunciarmi, ma questa volta con la scritta “ve l’avevamo detto”». Ha sentito in queste ore il governatore Luca Zaia alla luce che l’intesa era stata sottoscritta nella conferenza Stato-Regioni? «No – afferma – non spetta alla regione, ma al Governo scegliere un altro posto, dopotutto questa è un’opera portata avanti dal Governo. E perché Tonon non dice “non li voglio” così come fatto da tanti altri sindaci?».

 


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