Profughi al lavoro, puliranno strade e portici
Parte anche a Treviso il progetto per i lavori di pubblica utilità, 25 i richiedenti asilo impegnati
| Isabella Loschi |
TREVISO - Puliranno i giardini, aiuteranno nella cura del verde pubblico e nella pulizia delle strade e dei muri della città. Sono 25 i profughi che tra pochi giorni saranno impegnati a Treviso in lavori di pubblica utilità. Prende così il via anche a Treviso il protocollo d’intesa firmato in prefettura a fine dello scorso anno, con l’obiettivo di coinvolgere i richiedenti asilo in lavori utili alla comunità, nei comuni dove sono ospitati.
Il Comune di Treviso a fine giugno ha incontrato e illustrato il piano al Prefetto e alle associazioni di volontariato ed ha inviato il progetto alle associazioni che si erano dimostrate disponibili. Pochi giorni fa ha ricevuto la prima proposta dalle associazioni di volontariato del Laboratorio cooperazione con Avi onlus come capofila.
“I 25 profughi oggi gestiti da Casa Rosa e La Esse - spiega l’assessore Anna Caterina Cabino - saranno impiegati nella pulizia delle strade, nel diserbo manuale, nella pulizia dei portici, nella cancellazione delle scritte fatte sui muri”. Ora si attende solo il nullaosta ufficiale della Prefettura che arriverà a breve per partire con le attività.