Primo consiglio dell'era Conte: scoppia il caso Dotto "nomina incompatibile"
Il giuramento di Conte: "Viva San Marco, Viva Treviso", Giancarlo Iannicelli eletto presidente
| Isabella Loschi |
TREVISO - Mario Conte giura davanti al consiglio comunale: “Viva San Marco e Viva Treviso”, nomina la giunta e inizia ufficialmente il suo mandato da sindaco. Ieri in un palazzo dei Trecento gremito è andato in scena il primo “caldo” consiglio comunale della nuova amministrazione. Le tensioni e i battibecchi non sono mancati a partire dal presidente anziano Riccardo Barbisan che ha guidato il primo consiglio e l’ex presidente del consiglio Franco Rosi che ha bacchettato i nuovi arrivati.
La prima discussione è sull’incompatibilità del consigliere Toni Dotto (lista Zaia/Gentilini) anche presidente dell’Ipab Appiani. La decisione sull’incompatibilità blocca il consiglio per oltre mezz’ora. Era già successo nel 2013 e ancora un volta Dotto è costretto a scegliere (avrà 10 giorni di tempo) se rimanere in consiglio o seguire l’ente.
Poi si passa all’elezione del presidente del consiglio. L’opposizione, con il capogruppo del Pd, Stefano Pelloni, rilancia subito chiedendo una riunione dei capigruppo “per trovare un nome su cui convergere” prima della votazione. L’accordo non arriva. L’opposizione indica Giuseppe Basso (lista Zaia/Gentilini), ma la maggioranza ha già deciso da tempo: il candidato è Giancarlo Iannicelli. E allora la minoranza propone Franco Rosi. Dopo tre votazioni viene eletto Iannicelli con 21 voti contro gli 11 per Rosi. I vice sono Matteo Marin (Lega) e Antonella Tocchetto (Pd).