Quarto appuntamento con MONDOVISIONI. I documentari di Internazionale a Montebelluna, con un documentario che tocca un tema molto scottante.

Gli abusi sessuali nella Chiesa Cattolica rappresentano un problema terribile e diffuso, che ha causato traumi a migliaia di persone in tutto il mondo.

Molte vittime si sono fatte avanti di recente, dopo aver vissuto vite rovinate da un segreto così devastante; altre sono state messe a tacere con accordi economici.
Tantissime storie di fiction hanno cercato di raccontare questi crimini, ma è la prima volta che un documentario ricostruisce fedelmente l'operato di un prelato accusato di pedofilia e le conseguenze delle sue azioni spregevoli.
PREY segue una causa epocale in Canada, sul caso di una vittima abusata da ragazzo per anni da un sacerdote cattolico, Padre William "Hod" Marshall, presente in tribunale attraverso una sconvolgente e inedita confessione in video, ripresa prima della sua morte.

Il verdetto non riguarda, quindi, il concetto di colpa o di innocenza, che è scontato, ma il risarcimento per le devastanti conseguenze delle violenze.
Ancor più importante però, per l’accusa, impersonata dalla grinta dell'avvocato Rob Talach, è rivelare come, in Canada e nel resto del mondo, questi abusi possano essere continuati così a lungo, e perché ancora oggi la Chiesa neghi i fatti e combatta le vittime.
PREY, attraverso un ritmo da thriller processuale, è in realtà un atto di compassione e di empatia nei confronti di quegli uomini, che anche se ormai anziani, sono rimasti imprigionati nel suolo di piccole vittime che l'aguzzino aveva scelto per loro.
Lo sguardo dolce e triste del protagonista, Rod MacLeod, ci ricorda quanto sia giusto restituire a questi uomini giustizia e dignità.