PRESO A SPRANGATE IN PIENO CENTRO
Operaio di San Stino di Livenza finisce al pronto soccorso. Per futili motivi.
MOTTA DI LIVENZA – Non ha lasciato il passo. Allora domenica sera in pieno centro a Motta è scoppiata una lite furibonda.
Ed è comparso pure un coltello. Poteva finire in tragedia. Un passante di 33 anni, operaio di San Stino di Livenza, è finito all’ospedale dopo essere stato preso a sprangate e accoltellato.
Tutto per aver ostacolato il cammino (a piedi, non in auto!) dell’aggressore.
Anzi, degli aggressori, visto che sarebbero in tre. I membri del gruppetto, molto probabilmente non lucidi a causa dell’alcol, non hanno esitato ad estrarre una spranga ed un coltello da tavola, reagendo così al, per così dire, oltraggio.
L’episodio è avvenuto pochi minuti prima delle 22. Il 33enne, M.O. è già noto alle forze dell'ordine e si trovava in piazza Luzzati a pochi metri di un locale.
Improvvisamente sarebbe stato avvicinato da tre individui. Non si sa cosa sia accaduto di preciso: i quattro tuttavia avrebbero iniziato a discutere.
Si sarebbero scambiati parole pesanti e insulti. Improvvisamente uno dei tre avrebbe iniziato a colpire con un bastone l'operaio.
Lo avrebbe colpito ripetutamente, provocandogli escoriazioni e contusioni. Poi il coltello, con lama, a quanto pare, da 22 centimetri.
La giovane vittima è stata raggiunta più volte dal corpo contundente e dall’arma da taglio.
Ricoverata al pronto occorso dell’ospedale di Oderzo, gli sono state diagnosticate ferite all’addome a all’anca sinistra. I tre si sono dati alla fuga, lasciando perdere le proprie tracce. Ma hanno lasciato sia il coltello che la spranga sul posto.
Ora i Carabinieri di Motta indagano: infatti, allertati da un passante , dopo pochi minuti sono giunti sul posto le pattuglie dei carabinieri della stazione di Motta di Livenza e un'ambulanza del Suem che ha trasportato l'operaio in ospedale.
I medici di Oderzo lo hanno medicato per le ferite riportate nell'aggressione, se la caverà in 12 giorni. I carabinieri hanno cercato di rintracciare i tre aggressori, ma erano già riusciti a far perdere le loro tracce.
«Ma Motta è una piazza tranquilla - ha detto Roberto Zampieri» comemrciante storico del centro. «Ci sono sempre stati questi sporadici episodi. Però posso dire che qui nessuno ha paura, perché si tratta di fatti circoscritti.
Motta è una citta sicura, ben sorvegliata. Su questo non ci piove».