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24 aprile 2024

Treviso

La presenza delle donne nella vita del Paese

Marina Sereni e Floriana Casellato ne parlano in Città

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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La presenza delle donne nella vita del Paese

TREVISO - Lunedì 2 Maggio, ore 18.30 all’Auditorium scuole Stefanini a Treviso, il convegno per celebrare i 70 anni del voto alle donne vedrà come ospite Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati, che patrocina l’evento insieme al Comune di Treviso e alla Commissione Pari Opportunità.

 

Il 2 giugno 2016 ricorre il settantesimo anniversario della Repubblica Italiana e, contestualmente, il settantesimo anniversario del voto alle donne in Italia.

Al termine del primo conflitto mondiale nel 1918 il suffragio fu esteso a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto il ventunesimo anno di età e a coloro che avessero prestato servizio nell’esercito mobilitato.

Le donne italiane dovettero aspettare ancora e più precisamente il 31 gennaio 1945 quando, con il Paese ancora diviso, il Consiglio dei Ministri emanò un decreto legislativo, che sancì il suffragio universale e che riconosceva il diritto di voto alle donne, con grave ritardo rispetto ad altri paesi: in Nuova Zelanda le donne votavano sin dal 1893, in Finlandia dal 1907, in Norvegia dal 1913, nel Regno Unito dal 1917.

 

“Questa premessa è necessaria per motivare l’importanza del convegno che intende percorrere questo viaggio lungo 70 anni, fatto di diritti conquistati ma di parità ancora da difendere – afferma l'on.le Floriana Casellato, Deputato PD – I settanta anni di storia intercorsi da quella data sono stati densi di trasformazioni: non a caso in riferimento ai profondi cambiamenti culturali e di stile di vita che hanno attraversato la società e la famiglia nella seconda metà del secolo scorso si è parlato di rivoluzione femminile, una rivoluzione che ha interessato tutto il mondo occidentale.”

 

“Rimanendo sul tema della rappresentanza anche politica, dagli anni Novanta si è discusso della necessità di prevedere quote obbligate di candidature maschili e femminili. Il Global gender gap index – prosegue Casellato - registra l'indice sul divario di genere stilato annualmente dal World Economic Forum di Ginevra, e nel 2015 ha rilevato un passo in avanti da parte dell’Italia in relazione alle donne elette alla Camera e al Senato. Nel 2013 sono passate al 31 per cento (dal 22 per cento della precedente legislatura) e l’Italia ha guadagnato 9 posizioni nella classifica, eppure le pari opportunità nel nostro Paese rimangono un miraggio.”

Così Tina Anselmi ha ricordato, qualche anno fa, la storica giornata del 2 giugno: "E le italiane, fin dalle prime elezioni, parteciparono in numero maggiore degli uomini, spazzando via le tante paure di chi temeva che fosse rischioso dare a noi il diritto di voto perché non eravamo sufficientemente emancipate. Non eravamo pronte, secondo loro. Il tempo delle donne è stato sempre un enigma per gli uomini. E tuttora vedo con dispiacere che per noi gli esami non sono ancora finiti. Come se essere maschio fosse un lasciapassare per la consapevolezza democratica!"

 



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