PREGANZIOL - Chissà cosa direbbe la senatrice socialista Lina Merlin. Fatto sta che a più di cinquant’anni dalla chiusura delle case chiuse, l’unica alternativa alla prostituzione su strada sembra essere la loro riapertura. A chiederla a gran voce sono soprattutto i sindaci del Carroccio. E così dopo le dichirazioni dell’ex sindaco sceriffo, Giancarlo Gentilini, al coro di “riaprite le case di tolleranza”, si unisce anche il primo cittadino di Preganziol, Sergio Marton. “Gentilini è stato un precursore ma a pensarla come lui è il 99 per cento dei sindaci italiani”.

La soluzione secondo Marton (che gestisce anche l’assessorato alle politiche urbanistiche del comune di Treviso), sarebbe tutta qui. Togliere le lucciole dalle strade e riaprire i bordelli, con tanto di tassazione delle “lavoratrici”. L’interveneto prende spunto dalle lamentele dei cittadini del comune di Preganziol, in particolare i residenti di Frescada, che nei giorni scorsi erano tornati a far sentire la loro voce sull’argomento. Troppe le laterali del Terraglio dove clienti e lucciole si appartono, in particolare nelle vie più buie. “Per forza. Finché le prostitute saranno per le strade il degrado continuerà”, sottolinea il Sindaco. Secondo il primo cittadino i comuni, da Nord a Sud, non possono fronteggiare il problema da soli. Questo a causa della mancanza di mezzi e forze dell’ordine, un settore che negli ultimi anni non è sfuggito ai tagli alla spesa pubblica. “Siamo completamente abbandonati, per noi è difficile intervenire in maniera decisiva con questa scarsità di mezzi”.

Non solo. Secondo il primo cittadino la soluzione incontrerebbe anche il parere favorevole degli italiani. “Una volontà popolare di risolvere il problema esiste - dice il sindaco Marton – solo che non viene ascoltata”. E continua: “Se si facesse un referendum sono sicuro che il 99 per cento degli italiani si direbbe d’accordo”. Intanto, mentre la riapertura dei bordelli resta solo una proposta il comune di Preganziol si è attrezzato per videosorvegliare le vie del paese. “A breve, le vie di Frescada verranno sorvegliate da un occhio elettronico. Le telecamere di videosorveglianza sono pronte, finalmente ”– ha concluso il sindaco.

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