TREVISO - La cessione del palazzo della Signoria sarà definitivamente siglata a fine mese. Il Comune dopo aver votato a maggioranza la vendita nel consiglio comunale di marzo ora conclude la trattativa. La prezzo di vendita offerto è di 7,5 milioni per l’acquisizione con il vincolo che il palazzo rimanga sede della prefettura. La decisione di vendere palazzo della Signoria ha alzato le proteste, sia da parte dell’opposizione che della consigliera del Pd Maristella Caldato. “La Prefettura - ha ribadito Caldato attraverso il suo profilo Facebook - deve rimanere di proprietà dei trevigiani e non essere ceduta ad una società del Ministero delle Finanze ma deve rimanere nel patrimonio immobiliare del Comune e quindi di proprietà dei trevigiani”.

Contrario anche il capogruppo della Lega ai Trecento, Mario Conte: “Quella di Manildo è una forzatura inaccettabile e la vendita di un palazzo storico è un fatto grave. Questo non è un sindaco ma un liquidatore fallimentare che svende i tesori della collettività per mettere le pezze ai buchi creati al bilancio”. Conte, contro la vendita del palazzo della Prefettura, ha deciso di lanciare una raccolta di firme sulla sua pagina Facebook. “Io faccio appello a tutti i trevigiani che vogliono essere amministrati da chi ha a cuore la città e non da chi fa a pezzi il patrimonio della comunità per raccattare soldi che spenderanno per mettere fioriere o pagare curatori di mostre “mordi e fuggi””.

“Ho proposto di dare ai trevigiani la possibilità di decidere sulla vendita del Palazzo della Prefettura alle prossime elezioni amministrative. Ma la sinistra ha fretta di concludere e allora ci devono spiegare il perché - continua Conte - Sapevo che Manildo ha paura del giudizio dei cittadini, non a caso accelera adesso a un anno dalle elezioni ma dobbiamo essere in tanti a ribadire che la vendita è sbagliata e che l’idea stessa è folle”.