20/04/2024poco nuvoloso

21/04/2024poco nuvoloso

22/04/2024nubi sparse

20 aprile 2024

Esteri

Praga gela l'Italia sui migranti : "La richiesta all'Ue è la strada per l'inferno"

|

|

Praga gela l'Italia sui migranti :

"Una strada per l'inferno". Così il premier della Repubblica Ceca Andrej Babis ha definito su Twitter la richiesta dell’Italia ai Paesi dell’Ue di accogliere parte dei 450 migranti presenti su due navi Frontex. "Ho ricevuto, insieme ad altri primi ministri europei, copia della lettera del premier italiano (Giuseppe) Conte, in cui chiede che l’Unione europea si faccia carico di alcune delle 450 persone ora bloccate in mare. Un simile approccio è la strada per l'inferno", si legge nel post. Mentre Francia, Malta e Germania hanno già acconsentito ad accogliere 50 migranti ciascuno, Babis ritiene che questa misura "incita solo i trafficanti e aumenta i loro profitti". "Il nostro Paese - prosegue - non prenderà alcun migrante. Al Consiglio europeo abbiamo applicato il principio della volontarietà e ci atteniamo ad esso".

Il premier ceco ha quindi ribadito che "l'unica soluzione alla crisi migratoria è il modello australiano, ossia non fare sbarcare i migranti in Europa". "Dobbiamo inviare il chiaro segnale che l'immigrazione clandestina è finita e che l'Unione europea è pronta a rimpatriare immediatamente i migranti illegali".

"Dobbiamo aiutare i migranti nei Paesi dai quali vengono, al di fuori dei confini dell'Europa, per impedire loro di mettersi in viaggio", ha concluso Babis.

 

LA RISPOSTA ITALIANA - “Non sorprende, ma fa molto pensare che Babis commenti l'approccio italiano come 'la strada per l'inferno' - replica in una nota il sottosegretario agli Affari esteri, Manlio Di Stefano - Forse il premier della Repubblica Ceca non ha ancora colto il senso di cosa significhi far parte di un'Unione”.

"Non ci si può riempire le mani quando si tratta di beneficiare economicamente dall'Europa e lavarsele quando ci sono problemi da affrontare a viso aperto - continua duro Di Stefano - Sappiamo tutti che nel lungo periodo l'obiettivo comune è quello di permettere a tutti di restare a casa loro con una vita dignitosa, ma nell'immediato non si può delegare".

"Bisogna che tutti i 27 Paesi dell'Unione si prendano le proprie responsabilità - l'invito del sottosegretario M5S - come ad esempio stanno iniziando a fare Francia, Malta e Germania, che hanno appoggiato la richiesta di Conte, dichiarando che si faranno carico di una parte dei migranti che in queste ore sono in mare”. "Il premier Babis, insieme ai Paesi Visegrad, devono seguire l'esempio. Altrimenti ripensino seriamente la loro funzione all'interno dell'Unione Europea”, conclude il sottosegretario agli Affari esteri.

 


| modificato il:

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×